L’ex allenatore della Fiorentina, Cesare Prandelli, si trova attualmente a Cluj in Romania per la partita di addio al calcio di Adrian Mutu.
E ha ritirato fuori un retroscena di mercato che ha visto protagonisti i due ai nastri di partenza della stagione 2008/09. “Mi ricordo che Adrian mi chiamò mentre ero al campo e mi disse: “Ciao, volevo salutarti, perché ho trovato un accordo con la Roma e andrò a giocare lì”. “Di che sciocchezza stai parlando?” gli risposi. “No, no, Mister!” Ti saluto. Grazie”. Ho detto: “Dai, finiscila. È uno scherzo”.
E ancora: “A quel punto sono andato ad incontrare i dirigenti della Fiorentina e dal comportamento ho capito che c’era qualcosa da discutere. Mutu mi aveva detto che la Fiorentina aveva raggiunto un accordo coi giallorossi, invece per loro era il giocatore a volersene andare. Qualcosa già lì non quadrava…Ho parlato con il proprietario della squadra, perché non avevo raggiunto un accordo con i dirigenti. E’ stato molto, molto comprensivo, perché mi ha chiesto: “Cosa ne pensi?”. Penso che Adrian all’epoca valesse 20 milioni di euro. Ho detto: “Se ci qualificheremo per la Champions League, con lui riceveremo 20 milioni di euro dalla UEFA”. Quindi l’idea era che se ci fossimo qualificati ai gironi di Champions League avremmo avuto la stessa cifra in cassa e il club avrebbe potuto venderlo la stagione successiva”.
A quel punto arrivo l’accordo con Diego Della Valle: “Okay, mi hai convinto”, disse il proprietario. E Mutu è rimasto alla Fiorentina” questa la conclusione del racconto di Prandelli.
Leo, perché non hai il coraggio di scrivere chi sei, nome cognome e telefono, invece di fare l’hater nascosto dietro una tastiera. Spero tu sia un bambino, perché se hai più di 14 anni vuol dire che non hai preso abbastanza schiaffi dai tuoi genitori, se ne avevi.. Mi chiedo come sia possibile che l’amministratore di questo sito abbia permesso che diventasse una vera fogna.
E così fu. Sempre un piacere sentirti, Mister.
Chissà perché mi viene in mente la cessione di Vlahovic, che però è arrivata addirittura a stagione a mezzo, come i veri club di mercanti e impostori fanno. “I proprietari capirono” e privilegiarono l’aspetto sportivo, un concetto incomprensibile per il vecchio di miadiaccaammm. Il problema è che incomprensibile lo è anche per il rimasuglio marcio dei suoi tifosini, dalle paginette social che mandano letterine di adorazione ai presunti bloggherini con i loro adepti.
Ahahah ma ve lo immaginate il pagliaccio del niugersi in una situazione del genere? Con giobba rone a condurre l’affare da grande manager e brodé (che ai tempi era sulla sponda opposta) a fare la televendita in prima serata di Mutu. @Fabri, te hai anche ragione ma oltre alla miopia bisognerebbe non avere il disinteresse totali di questa proprietà, perché tale è. Le battaglie ai procuratori, alle commissioni, il rispetto del fair-play, l’utile, l’indice di liquidità, la perfezione dei bilanci sono tutte favolette che portano guarda caso in un’unica direzione: quella del risparmio, del non spendere. Perché lord commisso l’abbiamo capito ormai, reputa soldi buttati l’investimento su calciatori e squadra. Faccio un riassunto per i mongolini lecchini del presidente: quell’anno Mutu restò e la Fiorentina passò il preliminare e poi arrivò in Champions anche l’anno dopo, grazie ad una tripletta a Genova, indovinate un po’ di chi? Non di plusvalenza, di Mutu.
E’ stato omesso che il panzone mezzadro del Salento avrebbe incassato una sostanziosa cagnotta….tutto qui…..
Rivoglio i DELLA VALLE SUBITO
La storia pare non insegnare mai alla nostra dirigenza
Secondo me è così che doveva essere fatto con il serbo. Gli stessi soldi li avresti ripresi dalla Champions quest’anno. Pur prendendo meno del cartellino. Questa si chiama lungimiranza e saper guardare al di là del proprio orticello.