La Fiorentina esce a testa alta dallo stadio Franchi quest'oggi, dopo aver guadagnato il primo pareggio della stagione (dopo ben 18 giornate: un piccolo record, a suo modo). Già, perché fin ora erano arrivate solo vittorie (10) o sconfitte (7): con questo primo pareggio la Fiorentina eguaglia in tutto e per tutto i risultati della Roma, anch'essa a 31 punti a dividersi il quinto posto con la Juventus oltre che con i  Viola.

Questo punto è un bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto? Dipende dai punti di vista, perché certamente, per come si erano messe le cose (due gol da rimontare e l'espulsione di Capitan Biraghi, oltre che delle occasioni rese vane dai portieri da entrambe le parti) si tratta di un punto guadagnato. Anche se va sottolineato, come si evince anche dalle parole degli intervistati nel post partita, che questo punto un po' sta stretto, in particolar modo perché l'espulsione per somma di cartellini gialli, episodio che ha condizionato l'ultima frazione di gara, era quantomeno molto severa ed evitabile.

Il merito che va dato indubbiamente a questa squadra è quello di aver raggiunto una maturità tale da saper restare salda in situazioni di svantaggio e, più in generale, di sapersi adattare alle situazioni sfavorevoli, rischiando di vincere sempre e comunque per il calcio propositivo di Italiano, anche in una gara insidiosa come quella contro il Sassuolo, che propone un bel gioco e ha molti giocatori forti e tecnici.

Verona ci darà un responso definitivo sul girone d'andata che si appresta a terminare, anche se molte cose già le abbiamo capite: una su tutte che si tratta di una squadra matura, malleabile e psicologicamente sicura di sé e dei propri mezzi; una squadra in grado di lottare per l'Europa giornata dopo giornata, a maggior ragione con qualche innesto in più nell'imminente mercato di gennaio.


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