Difficile pretendere una rivoluzione nell'immediato, certo, e infatti l'avvento di Cesare Prandelli ha prodotto una prestazione oscena contro il Benevento ed una accettabile, pur nel contesto di una gara scialba, a Udine, con passaggio del turno annesso. Per valutare realmente l'impatto del tecnico di Orzinuovi è inevitabile dover attendere ancora qualche settimana o un paio di mesi minimo. Per questo da Udine la Fiorentina se ne è tornata più che altro con un po' di morale in più e non con tutta questa inversione di tendenza che sarebbe bello poter dire di aver avviato. Per quella serviranno tempo e costruzione di nuove certezze, sulla base anche di qualche risultato.

Un qualcosa di diverso però la si è vista, specialmente dalla gestione un po' confusionaria dell'ultimo Iachini: la mossa coraggiosa. Se pensiamo che a Parma, contro una formazione che pensava solo a calciare il pallone in tribuna in attesa del 90', il tecnico marchigiano inserì solo Cutrone al posto di Kouame, beh la mossa di Montiel ha un carattere davvero rivoluzionario, in questo caso. Prandelli ha usato tutti gli attaccanti a disposizione, perfino Eysseric e il giovane spagnolo, fino a trovare la giocata vincente. Per il momento la Fiorentina si accontenta anche di questo.


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