Francamente non c'è post partita, o quasi (salviamo quello di Istanbul), in cui da casa Fiorentina non si sia fatto riferimento a delle fantomatiche "occasioni da gol". Concetto da sempre molto soggettivo e utile per portare acqua al proprio 'mulino di meriti', dai dilettanti fino alla Serie A. Dove però qualche testimonianza in più di cosa sia accaduto c'è e allora, in questa stagione almeno, parlare di 'occasioni da gol' e di Fiorentina nella stessa frase stona un po'.

Lo ha fatto anche ieri Italiano che nei post gara ha tutto il diritto di difendere la squadra e raccontare qualche bugia consapevole. Non è la prima volta che l'analisi della gara differisce in modo rilevante dal sentimento generale: anche ieri, il dato degli Xgoals (expected goals, un parametro che prova a rendere più empirica la definizione di occasione da rete, appunto) viola si è attestato su uno 0,64 che è ben lontano dalla prima segnatura (rappresentata dal valore 1). Un trend ricorrente e non potrebbe essere altrimenti dato che la squadra viola tra campionato e coppe ha segnato appena 10 gol in 11 gare.

Eppure far riferimenti ai presupposti potenziali di un'azione, a quel cross appena lungo, al passaggio appena impreciso e a qualche tiro centrale è un ottimo modo per indorarsi la pillola: il solo Jovic, entrato però al 75', ha impegnato Sportiello. Un po' poco, basta che al di là della facciata ci sia consapevolezza. Certo che a forza di riferimenti mitologici ad occasioni quasi immaginarie, come quelli di queste settimane, qualche brutto dubbio viene.


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