Ricordate Yohan Benalouane? Doveva aiutare la Fiorentina di Paulo Sousa ad essere più solida in difesa, arrivando a campionato in corso. In realtà non giocò mai per un fantomatico mal di schiena.

Adesso, a 34 anni, si trova a Salonicco, in Grecia, dove gioca (poco) per l'Aris, ma in compenso ha dato una svolta alla propria vita, aiutando i più bisognosi.

"Abbiamo smosso qualcosa - racconta a La Nazione - Il calcio permette di aprire tante porte ed è quello che sta succedendo. Sì. Questo è il mio gol più bello. Portiamo con noi cibo, medicinali, vestiti, cuscini e coperte. Ma quello di cui la gente ha più bisogno è comunicare, combattere la solitudine. E il fatto che siamo noi ad andare da loro, ci permette di metterci sul loro stesso piano: l’empatia scatta in un attimo, si aprono, ci raccontano le loro esperienze, i loro travagli. Diamo quello che non si compra, diamo amore".

E infine: "Noi calciatori abbiamo un potere: migliorare il mondo con la nostra immagine. Io ci sto provando".


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