Questo 2020 non è stato sicuramente tra i più semplici, a causa della rapida diffusione della pandemia e della ferocia con cui ha colpito tutta Europa e in modo particolare l’Italia. Alle cancellazioni e ai rinvii un po’ ovunque si è aggiunta tanta incertezza riguardante la ripresa di molti eventi durante l’anno. Ma così come le cose sono cambiate velocemente a inizio anno, lo stesso si è ripetuto anche in seguito: il 20 giugno è infatti ritornato il campionato di Serie A, con il suo fitto calendario di 124 gare distribuite in 44 giorni. Dopo tre mesi di inattività, questo ritorno tanto atteso e ricco di emozioni ha fatto un po’ da apripista per la ripresa di altri eventi sportivi.

Chiesa Ribery Castrovilli esultanza Fiorentina

Ora i tifosi possono guardare con più fiducia all’inizio della stagione 2020/21. Il calcio d’inizio dei principali campionati europei è previsto per l’inizio di settembre, e l’obiettivo è quello di concluderli entro maggio; ma ci sono ancora diversi cambiamenti all’orizzonte. La prima grande differenza riguarda ovviamente la presenza dei tifosi: ancora oggi soggetta alle restrizioni legate alla pandemia, è probabile che la situazione rimarrà tale anche durante la prima parte del campionato e forse fino all’inizio del prossimo anno. Tuttavia, questo aspetto sarà uno dei primi a essere rivisto, in quanto molte squadre si stanno dando parecchio da fare per preparare gli stadi al ritorno del pubblico sugli spalti. Tra le regole che hanno subito modifiche, ricordiamo quella relativa al numero di sostituzioni consentite durante la gara, ovvero 5 invece delle solite 3. L’elevato numero di gare da disputare in un periodo di tempo limitato e l’aumento del rischio di infortuni dopo mesi di inattività hanno spinto a modificare la regola originale, nella speranza che i calciatori potessero gestire al meglio la componente fisica durante i 44 giorni di campionato rimanenti. Dalla stagione 2020/21 il calendario tornerà ai ritmi abituali, quindi non ci sarà più necessità delle 5 sostituzioni e probabilmente ritorneremo alla regola originale.

In seguito al rinvio e alla cancellazione degli eventi, molti tifosi hanno cercato opzioni di intrattenimento alternative, mentre il resto del mondo si stava spostando verso il gioco d’azzardo online proprio per riempire questo vuoto. In questo periodo abbiamo infatti potuto assistere a un significativo successo dei casinò online a livello globale, favoriti anche dalla sospensione delle scommesse sportive: si è potuto osservare un’impennata nel traffico e nel numero di nuovi registrazioni. In Italia però le cose sono andate in modo leggermente diverso. Secondo i report sul traffico usciti tra maggio e giugno, la situazione è stata esattamente l’opposta, con diversi casinò online italiani che hanno registrato cifre inferiori a quelle sperate; questo nonostante la continua offerta di bonus per giocatori nuovi e abituali, da utilizzare per i diversi giochi da casinò, che spesso hanno offerto slot machine gratuite e il rimborso garantito del primo deposito. Le cause che si pensa possano aver portato a questa differenza sono diverse, ma la principale sembra risiedere nel fatto che gli utenti hanno giocato su siti alternativi, spesso anche non intenzionalmente, ma semplicemente perché quei siti sono apparsi tra i primi posti nei risultati nelle ricerche. Vale la pena ricordare che questo dato si è mantenuto piuttosto basso nonostante non fossero presenti molte delle restrizioni in vigore in altri Paesi europei. Il Regno Unito, ad esempio, durante la pandemia ha imposto un blocco dei messaggi promozionali relativi a questi servizi online.

La ripresa del calcio giocato ha significato anche il ritorno delle scommesse sportive: le prime stime suggeriscono una significativa crescita del settore, con previsioni piuttosto ottimistiche che questo trend possa continuare anche durante la stagione 2020/21 e il regolare svolgimento degli eventi sportivi in programma. Si tratta di un fenomeno particolarmente importante per il mondo del calcio e dello sport in generale, dati i grossi introiti che il settore delle scommesse garantisce alle società e alle federazioni sportive. Non stupisce dunque che la FIGC abbia richiesto la temporanea sospensione del divieto di pubblicità riservato alle agenzie di scommesse previsto dal Decreto Dignità.

Il periodo tra marzo e giugno sarà sicuramente oggetto di grande attenzione, ci saranno tanti dati e informazioni relativi alle ricerche e alle abitudini di gioco di coloro che sono rimasti in attesa del ritorno degli eventi sportivi, e alle forme di intrattenimento a cui si sono rivolti durante il periodo delle cancellazioni. Potrebbe inoltre esserci molto da dire anche sulla ripresa del calcio giocato e sul relativo andamento delle ricerche. Non appena i tifosi avranno la possibilità di tornare sugli spalti, potremo facilmente capire in che misura gli introiti hanno subito un impatto: è possibile che le vendite degli abbonamenti e dei biglietti per le singole partite aumenteranno notevolmente, perché moltissimi tifosi non vedranno l’ora di uscire di casa e poter tornare a un certo livello di normalità. Tutto ciò sarà possibile a condizione che i numeri relativi ai contagi rimangano bassi, in un periodo dove invece i casi in Europa sembrano in continuo aumento.


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