Pur con un inevitabile ritardo sulla tabella di marcia, dettato dalla triste attualità che sta vivendo il mondo, ma a livello sportivo la Fiorentina resta ferma sui suoi obiettivi a medio e lungo termine, in particolare su quello di tornare al vertice e farlo sbarcando nuovamente in Champions League. Un assalto possibile subito al primo vero tentativo? Se la squadra dovesse essere costruita con le premesse che a gennaio hanno portato Amrabat e Kouame, perché no? Molto dipenderà naturalmente anche dallo status delle competitor, ad oggi impronosticabile per tanti motivi.

Di certo c'è che Juventus e Inter partiranno davanti a tutti anche nella prossima stagione e che la Lazio rappresenta l'outsider più solida. Alle loro spalle però la bagarre quarto posto potrebbe essere accesissima: l'Atalanta resta la realtà di maggior caratura, se il gruppo di Gasperini manterrà le caratteristiche delle ultime tre stagioni, integrandole col mercato. Anche se per Ilicic e Gomez, ad esempio, la carta d'identità inizia anche a dire "32"...

Poi c'è il Napoli, la cui crescita esponenziale è sempre dipesa dalla partecipazione ininterrotta alla Champions League: per gli azzurri la stagione odierna avrebbe potuto significare esclusione (e chissà come andrà finire), un handicap comunque non da poco a livelli economico. E che dire di Roma e Milan, alle prese con complesse vicende societarie, con i giallorossi che dovrebbero passare nelle mani di Friedkin mentre in casa rossonera non si sa bene a cosa punti l'amministrazione guidata da Paul Singer e Gazidis.

Insomma uno scenario in cui una Fiorentina costruita in maniera solida, con altri 2-3 innesti di livello, potrebbe inserirsi a gamba tesa sfruttando anche i possibili stravolgimenti gerarchici del post Covid.


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