L'ex giocatore della Fiorentina Romulo ha parlato così a Radio Bruno Toscana: "Non seguo molto i brasiliani della Fiorentina. Quello che dico è che tutti i brasiliani che arrivano in Italia hanno bisogno di adattarsi, perché non sono abituati alla tattica e alla fase difensiva. Bisogna dare tempo a Dodô, Igor e Cabral, sono sicuro che faranno bene".

E poi, nello specifico su Dodô, ha aggiunto: "Lui occupa un po' il mio ruolo. Io ricordo benissimo che quando arrivai a Firenze mi piaceva di più attaccare che difendere, poi però ho capito che il calcio italiano è diverso e mi sono adattato. Sicuramente Dodô preferisce tenere il pallone, ma deve fare uno sforzo per capire il prima possibile come funziona la Serie A. In tal senso sarà fondamentale la pazienza di Italiano".

E poi sulla sua esperienza a Firenze: "Cominciai come terzino, ma poi Mihajlovic - che per me è come un papà - mi spostò più avanti. In particolare mi mise al posto di Cerci, che durante l'allenamento aveva perso la testa calciando il pallone fuori dallo stadio. Ricordo l'esordio in amichevole contro il Newcastle, e poi una vittoria in casa contro il Genoa in cui il mister mi inserì in un momento di difficoltà della squadra. Poi Mihajlovic fu esonerato, ma per me rimane l'allenatore che per primo ha creduto in me".


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