Sarri: "Per l'Europa sarà una sfida punto a punto fino alla fine. Il mio futuro..."

Questo pomeriggio, alla vigilia della sfida contro il Milan, l'allenatore della Lazio Maurizio Sarri è intervenuto in conferenza stampa per commentare i temi principali in casa biancocelesti: dalla rincorsa ad una qualificazione europea al rinnovo del suo contratto. Questo un estratto:
“Non bisogna pensare sempre e solo gara per gara. Nelle ultime 12 partite abbiamo fatto 24 punti, 13 nelle ultime 6. Col Torino abbiamo sbagliato qualcosa, ma la mia squadra sta dando segnali di crescita. E poi il Torino è forte, ha pareggiato con Milan e Juventus, può farlo anche con noi soprattuto se non entriamo in campo con le giuste distanze. Per quanto riguarda il discorso qualificazione alle coppe europee sono convinto che sarà una sfida punto a punto fino alla fine. Non so se domani sarà la sfida decisiva perchè mancano ancora 5 partite, tutte sono motivo di rischio e opportunità. Perdere punti ora è problematico, dobbiamo raccattarne più possibili. Se la protesta dei tifosi può influenzare la squadra? Non penso, anche perché noi non conosciamo i dettagli, credo sia una cosa che venga da lontano e non posso giudicare. A noi interessa avere un sostegno nello stadio, come abbiamo sempre avuto. Sarebbe determinante, altrimenti la mancanza può farsi sentire”.
Infine il tecnico toscano ha anche commentato le voci sul suo futuro: “Mi lascio condizionare dalle parole del presidente. Il contratto non conta. Posso avere anche 10 anni di contratto, ma se non sono più in sintonia con il programma e l’ambiente non rimango. Oppure viceversa: posso avere un mese di contratto ma estrema voglia di restare a tutti i costi perché sono in sintonia con tutto. La posizione finale termometro del mio lavoro? Sarebbe più preoccupante arrivare al 5° posto senza aver la sensazione di aver costruito qualcosa che arrivare 8° ma con la consapevolezza di aver costruito per il futuro”.