Sei gol e tre assist in otto partite, a Verona Giovanni Simeone è rinato tornando su livelli importanti. L’ex giocatore della Fiorentina si è raccontato in una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport, in cui ha toccato molti temi a cominciare dal poker segnato a Sarri dopo la tripletta del 2018 con la maglia viola: “È stato un caso ovviamente (ride, ndr). Vorrei segnare contro tutte le squadre e tutti gli allenatori, anche a mio padre se lo dovessi sfidare".

Simeone tocca poi altri temi: “Se questa può essere la mia miglior stagione? Ora sono a 6 gol, gli stessi di tutto l'anno scorso. A Cagliari avevo segnato 5 gol in sette partite, ho conquistato la Nazionale e tutti parlavano di me. Poi ho avuto il Covid e non ho più giocato per diverse situazioni. Mio padre dice che puoi godere solo la notte dopo un trionfo perché il giorno dopo è già un'altra storia. Dunque, aspettiamo e vediamo".

E ancora: “Al Verona siamo come una famiglia. Anche il magazziniere, Antonio, domenica piangeva. E' stata la gioia più grande. Non c'è alcun segreto nel mio successo, solo tanto lavoro. Cerco sempre di migliorarmi ed uso tutti i metodi possibili, anche giochi di concentrazione sul computer o annotazioni degli avversari. Mi sono caricato guardando Rocky ed ho segnato 4 gol perché so rialzarmi. Mio padre mi ha scritto che ho fatto la miglior partita della mia carriera e ha aiutato i compagni".


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