Ora esigo l’insultometro! La nuova multa alla Fiorentina per le espressioni dei suoi tifosi durante la gara con l’Atalanta lascia, come minimo, perplesi. La multa è per aver esposto lo striscione “Nicchi mafioso” e per aver apostrofato Gasperini come pezzo di m… . Faccio una premessa: a me piacciono le prese di culo degli avversari, condite con l’ironia tipica fiorentina, non le offese. Ma gli stadi non sono dei salotti, inutile fare gli indignati. Sui social, per esempio, si legge molto ma molto di peggio nei confronti di tutti, dagli arbitri ai santi del paradiso.

Le sanzioni date così, un tanto al chilo, sono un ulteriore insopportabile elemento di arbitrio, che si aggiunge a ciò che spesso accade in campo e nelle immediate vicinanze. Per questo esigo la compilazione di un insultrometro ufficiale in cui siano tarriffate le varie offese: tot pezzo di m…, tot figlio di p…, tot la ma… di to ma’ e via torpiloquiando. E le medesime offese rivolte, anziché ad un singolo, ad un’intera comunità (fiorentino pezzo di m… per esempio) come verranno trattate? Buffone sarà esente da sanzioni? Birbaccione si potrà urlare gratis? “Bischero”, termine bonario tipico del nostro slang, passerà indenne dal severo giudizio dei bonificatori del linguaggio?

Ma non basta. Per determinare la sanzione sarà necessario un numero minimo di “urlatori” o basterà l’acuto di un singolo estimatore dell’ingiuria per beccare l’ammenda? Immagino il coinvolgimento dell’Arpat con la propria strumentazione per misurare i decibel dei cori: al di sopra di una certa soglia, tac, scatta la multa. Paradossale? Molte volte le scelte della giustizia sportiva sono state a sprezzo dei ridicolo.

C’era una volta l’arbitro becco… Quanto mi costerà questo finale di articolo?


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