La scorsa estate la Fiorentina ha scelto di credere in Riccardo Sottil esercitando il controriscatto e prelevando l’ala classe ’99 dal Cagliari. Sottil avrebbe portato una cifra cospicua nelle casse viola, ma la volontà della dirigenza gigliata è stata quella di puntare sulle qualità del ragazzo torinese, figlio dell’ex difensore viola Andrea. Sottil è un calciatore molto moderno, di grande spunto e ottima tecnica, ma ancora troppo acerbo tatticamente e nelle scelte di gioco. Il giovane attaccante esterno cresciuto nei vivai di Torino e Fiorentina prima di farsi le ossa tra Pescara e Cagliari è un profilo di grandi prospettive ma che finora ha convinto a metà.


Sottil ha giocato 29 partite in stagione, delle quali 21 da titolare. Un bel numero di occasioni dal primo minuto in una squadra importante come la Fiorentina. Il ragazzo però non è riuscito ad imporsi come sperato, sul piano delle prestazioni e della continuità. 4 reti, 2 assist: questo il bottino stagionale. Non difetta in personalità il 23enne piemontese: sono tante però purtroppo le situazioni di gioco in cui sono mancate freddezza e lucidità all’ala viola.


Dopo la prima vera annata alla Fiorentina in cui Sottil ha avuto un ruolo di un certo peso nelle rotazioni della rosa di Italiano, la stagione in arrivo potrà dirci quali saranno le prospettive del giocatore. Il suo contratto scadrà nel 2026, la Fiorentina lo ha prolungato per cautelarsi ed al momento il futuro del ragazzo in riva all’Arno non sembra proprio in discussione. Lo spazio e l’impatto sul gioco ed i risultati della Fiorentina però sì. Molto dipenderà dalla crescita ulteriore e necessaria di Sottil: più l’asticella si alza, più i minuti rischiano di diminuire. Ora toccherà al ragazzo dimostrare di valere la fiducia della dirigenza viola: la Fiorentina non può più aspettare.


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