MOENA - Riccardo Sottil è stato uno dei giocatori che ha fatto tutta la trafila, dalle giovanili alla Prima Squadra: "Qua a Firenze sono arrivato che avevo 16 anni, ho fatto un bel percorso di crescita e ho coronato il sogno di esordire con la Fiorentina. Sono molto critico con me stesso e cerco sempre di alzare l'asticella. Quando ci riesco sono al settimo cielo. Rivedo sempre le partite, cercando di capire i miei errori. Gli obiettivi? Fare più gol e più assist, quello è cosa mi aspetto di più da me. E ovviamente partire sempre dall'inizio. Punto a fare 10 gol, è un numero che mi piace".

E ancora: "La Fiorentina ha sempre lavorato bene con il settore giovanile, gli ultimi trofei lo hanno dimostrato. Qualche critica nell'ultimo anno l'ho letta, non mi piacciono ma non gli do molto peso. Per me bisogna trovare il giusto equilibrio in queste cose. A volte si parla di un Riccardo che non è quello vero. Qualche cosa che è stata critta l'ho trovata infelice".

Pradè ha parlato di lui come il profilo da cui si aspetta di più: "Lo stimo molto come persona e come dirigente. Ci ha messo del suo per farmi tornare alla Fiorentina dopo l'esperienza al Cagliari. Le sue parole lo prendo come stimolo per fare meglio. Le offerte? Ci pensano lui e il mio agente, io penso al campo".

Si parla di obiettivi più importanti rispetto al settimo posto dello scorso anno: "Non è facile, tante altre squadre si sono rinforzate e arrivare in Champions o Europa è dura. Ovviamente una squadra come la Fiorentina deve puntare a fare meglio dell'anno scorso".


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