Un altro Saponara. E' quello che stiamo vedendo dopo anni in cui, almeno alla Fiorentina, non aveva fatto vedere molto.

Da quando è arrivato ad oggi, a cambiare è stata la testa di questo calciatore che ha sempre fatto vedere grandissime doti tecniche accompagnate però da una grande fragilità caratteriale.

Durante il ritiro di Moena ha fatto capire a tutti che cosa stava succedendo dentro di lui, c'è stata una sorta di confessione: "Ho ammesso le mie difficoltà per trarne una crescita. Non c’è una scuola per vivere il calcio e non ho saputo vivere con maturità alcuni palcoscenici. Ho compiuto quei passi che avrei voluto fare a 20 anni. Sono felice di ciò che sono e ora ho in mano la mia vita e la mia carriera".


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