Il portiere della Fiorentina Pietro Terracciano ha parlato a Radio Bruno Toscana: "Sinceramente all’inizio non avevamo la percezione di quello che stava accadendo, non immaginavamo che avrebbe preso questa piega tragica, altrimenti il campionato si sarebbe bloccato prima. È un momento delicato per il mondo intero, l’unico modo per uscirne è fare sacrifici. Raccolta fondi? Mia moglie mi ha fatto notare che stavano iniziando, ho deciso di aderire e pubblicare il mio gesto per sensibilizzare gli altri. La mia famiglia è in Sicilia, quando ho capito che la situazione stava peggiorando ho preferito spostarla per lasciarli tranquilli. Impiego le giornate allenandomi e tenendo occupata la testa, facendo qualcosa di diverso ogni giorno. Squadra? Ci teniamo in contatto quotidianamente nella nostra chat, anche per sentirci meno soli, parliamo più che altro della situazione che stiamo vivendo, facciamo fatica a parlare di calcio ora. Quello che mi manca di più ora è la mia famiglia, è difficile stare lontano da moglie e figli, il calcio passa in secondo piano. Il pensiero è che le persone che ci stanno vicine stiano bene. Quando torneremo alla normalità si tornerà a pensare anche al calcio. Campagna #ForzaECuore? Dimostrazione di quanto Commisso abbia una generosità incredibile. Tutti abbiamo condiviso un’iniziativa lodevole e che fa bene, spero che tante persone ancora seguano questo esempio. La generosità dei fiorentini è venuta fuori anche in questo momento. Campionato? In questo momento non è facile per chi gestisce il calcio prendere decisioni, la situazione è in continuo cambiamento. Al momento però ci sono altre priorità. Come immagino la mia vita dopo questo periodo? Non saprei vedermi a lungo termine soprattutto dopo questa emergenza. Sicuramente a me e alla mia famiglia farebbe piacere restare a Firenze. Spero che cambi qualcosa in meglio in ognuno di noi e che il prima possibile tutto torni ad un barlume di normalità”.


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