Nenad Tomovic, ex difensore viola, conosce bene Luka Jovic e ne ha parlato a La Nazione come di un centravanti che ha scelto Firenze per rilanciarsi. Ecco il pensiero dell'attuale giocatore dell'Aek Larnaca:

"Ho incontrato Jovic qualche tempo fa in un parco di Belgrado, abitiamo nella stessa zona e ci siamo messi a parlare. Ancora non era uscita la Fiorentina, ma ho saputo che Milenkovic ha messo una buona parola, anche due, su Italiano. E mi sembra di capire che alla fine il matrimonio si farà".

Sul giocatore: "Jovic ha dimostrato in Germania quanto vale, poi forse ha avuto troppa fretta di salire in alto, perché a Madrid è dura trovare continuità. Per la sua crescita forse sarebbe stato meglio un anno di passaggio in un club di fascia medio alta. Se guardiamo chi aveva davanti nel Real capiamo perché ha trovato poco spazio... Ma le sue qualità non si discutono: un bomber vero che trova sempre la porta. In questo momento ha bisogno di un allenatore che lo aiuti a tornare il giocatore esplosivo che era e di una piazza che lo sostenga. Italiano e Firenze sono l'ideale".

Sul paragone con Vlahovic: "Dusan è un centravanti che ama avere la palla sul piede con le spalle alla porta e lavora molto anche lontano dall’area. Luka è centravanti più classico, ma difende molto bene il pallone, crea spazi per i compagni, anche lui sa mettersi al servizio della squadra. In area è forza pura, ha un gran colpo di testa e tira bene di destro e sinistro. A Firenze poi hanno lasciato il segno, oltre a Vlahovic, anche Jovetic e Ljajic".

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