L'ex giocatore della Fiorentina Luca Toni, in compagnia di Dario Dainelli, ha parlato a Radio Bruno Toscana. Queste le parole del primo: "Sapevo che Dario non avrebbe mai segnato su corner, per cui gli dicevo di stare fermo e di portarmi via la marcatura per farmi segnare a me. Com'è Dario come dirigente? L'ho visto bene, con molta voglia. Ha trovato un lavoro che gli piace e penso che anche per la Fiorentina sia importante mettere dentro la società persona che conoscono la piazza. Castrovilli e Chiesa? Sono due giovani molto forti, diversi da Fiore e Jorgensen. Devo dire che io ho fatto tanti gol perché avevo una squadra che giocava per me. Castrovilli è un profilo interessante perché migliora a vista d'occhio. Chiesa è partito così così e poi si è ripreso, sicuramente insieme fanno una bella coppia per la Fiorentina. Ribery? Insieme eravamo una bomba, infatti al Bayern abbiamo vinto tutto. Quando ho saputo che non avrebbe rinnovato coi bavaresi ci siamo visti a cena e gli ho proposto di andare alla Fiorentina per dimostrare di valere ancora tanto. La mia esperienza a Firenze? Nel 2006 stavo alla grande, venivo da un mondiale vinto ed ero al top della forma. Quando tornai nel 2012 colsi al volo l'occasione che la Fiorentina aveva bisogna di un attaccante, e per me fu rigenerante. Iachini? Lo conosco, ci voleva un allenatore che desse una scossa all'ambiente. E' uno che fa lavorare tanto e che sa far crescere i giovani. Lo ritengo importante per realizzare un progetto serio. Chiudo con un appello a Dainelli: chiama Pradè, digli di comprare un attaccante forte, tirate fuori i soldi!".


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