Il capitano della Fiorentina Femminile Alice Tortelli ha rilasciato una lunga intervista ai canali ufficiali del club: "Sto attraversando un buon momento, sia a livello di squadra che personale. Mi sente bene mentalmente e fisicamente, devo dire che chiudere l'anno così è stata una piacevole sorpresa. Le nuove arrivate hanno portato entusiasmo, serenità e tranquillità. C'è armonia non solo nella squadra ma anche nello staff. Tutto è iniziato in maniera positiva con il ritiro di Moena, che ci ha aiutato a compattarci. Devo fare un plauso al nuovo Team Manager, che ha lavorato tanto per fare in modo che stessimo bene; sono dettagli che fanno la differenza".

"Nel primo semestre abbiamo avuto delle difficoltà, che però mi hanno aiutata a capire dove stavamo sbagliando e come poter migliorare. Tutti abbiamo commesso degli errori, ma ci sono serviti per imparare a non ripeterli. Poi sono arrivate nuove calciatrici, su tutte Alice Parisi, che mi hanno aiutato nel ruolo di capitano. Quest'anno mi viene più naturale indossare la fascia. Io però resto sempre fedele a me stessa, portando la mia persona anche in questo ruolo. Non faccio sermoni pre partita, sono un capitano silenzioso. Preferisco dimostrare le cose in campo che con le parole, preferisco mostrare anziché parlare. Oltretutto sono molto introversa, per cui quando c'è da affrontare un problema lo faccio privatamente con la persona interessata".

"Il peggior momento di questa stagione è stato il match contro il Milan. Il migliore invece l'ultima vittoria con il Parma, che ci è servito da conferma dopo un periodo non semplice. Abbiamo vinto con gioco e personalità, contro una squadra molto insidiosa. Condizioni delle donne? Esistono mondi lontani dove c’è una sofferenza che forse nemmeno possiamo immaginarci. Le piccole cose di cui ci lamentiamo non sono reali. Nella nostra realtà le donne hanno una considerazione molto migliore, nel nostro piccolo la Fiorentina Femminile ha tutto quello che le serve e che la dirigenza dà alla squadra maschile. Allargando un po’ lo sguardo nel mondo del calcio, vedo comunque poca meritocrazia e credo che invece dovrebbe essere la discriminante. Penso che sul lavoro non esista genere e questo vale per allenatori, dirigenti, addetti ai lavori: o sai o non sai. E se meriti, donna o uomo che sia, allora devi ricoprire quel ruolo”.

"Rispetto al padiglione femminile di San Marcellino, dove ho iniziato, il Viola Park è un cambiamento incredibile. Nel calcio femminile c’è molto più attaccamento alla città e alla maglia, non a caso sono tornate a Firenze anche giocatrici come Parisi e Agard perché la verità è che qui si sta bene. Le giovani d’oggi non devono pensare che un’opera come il Viola Park sia scontata: loro non sono mai state viste come “la bambina che gioca a calcio”, non hanno mai avuto solo due o tre squadre che le accettassero. Adesso è tutto più semplice, la Fiorentina ha dato loro un futuro, ma quel qualcosa in più va messo in campo.”

"Nel 2023 vogliamo confermarci. Abbiamo giocato una buona prima fase, la concorrenza è altissima e non sarà facile ma dobbiamo provarci. Noi apparteniamo alle zone alte della classifica e vogliamo dimostrarlo. È questo il mio obiettivo ma posso dire che sia lo stesso di tutta la squadra. Vogliamo essere una Fiorentina che vince".


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