Alla Fiorentina ci voleva proprio una serata come questa, con una partita tenera da giocare e un avversario così modesto tecnicamente da battere senza indugi, con un 3-0 finale che poteva essere ancora più ricco. Ma ci voleva soprattutto questo passo avanti verso il meglio di se stessa, con più gioco, più aggressività, più lucidità e più concretezza rispetto al recente passato.


Come scrive il Corriere dello Sport-Stadio, alla fine del primo tempo la squadra di Italiano era già avanti di due gol sugli Hearts, il primo con inserimento e colpo di testa di Mandragora, il secondo con una splendida rovesciata di Kouame. Un 2-0 sorretto da un autentico dominio con un possesso palla pari al 70 per cento, però stavolta gestito non davanti alla propria area bensì nella metà campo avversaria, tantoché in quei 45' è andata al tiro già 11 volte, due sole le conclusioni degli scozzesi, compresa l’ultima, una palla-gol regalata da Saponara a Ginnelly che Gollini ha respinto di piede.

 

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