Tra l’elezione del presidente della Repubblica e il probabilissimo passaggio di Vlahovic dalla Fiorentina alla Juventus, si è parlato un po’ meno di Covid. Prendiamola a ridere, ricordandoci sempre che il calcio è un divertimento e che non vale più la pena di prendersela. Qualsiasi pensiero si abbia.
E allora basta ricordare questa o quella dichiarazione, questa o quella intervista contro gli Agnelli e il potere bianconero, oppure dare di traditore a Vlahovic perché non rinnova un contratto quando, pochi mesi prima, il tuo allenatore ha ‘tradito’ lo Spezia subito dopo aver firmato il rinnovo. I tifosi (tanti, non tutti) stanno al gioco. Ed è lecito che ci stiano. Altri hanno ormai capito il meccanismo, che tra l’altro da Baggio in poi, accade sistematicamente in questo calcio e si arrabbiano meno. Punti di vista.
Ma è impossibile e forse anche ingiusto, svegliare chi vuol continuare a dormire. E allora si volta pagina e arriva Cabral. Il mercato della Fiorentina è ancora aperto e la speranza è che chi arriverà sia davvero buono. Perché il rischio è alto nel cedere il capocannoniere della Serie A a gennaio. Contraccolpi tecnici, nello spogliatoio, anche nell’allenatore dice e scrive qualcuno. Questo lo vedremo. A Commisso va riconosciuto di aver provato, in tutti i modi, a convincere Vlahovic a suon di milioni, con offerte anche superiori alle possibilità viola. Non sue. Per adesso però le cessioni più dolorose, Chiesa e Vlahovic per l’appunto, sono purtroppo avvenute sotto la sua gestione.
L’ultima, quella di Dusan, a gennaio, alla Juventus, è stata chiaramente una scelta economica e non tecnica. Legittima, per carità. Ma che non può non sorprendere e che, nei momenti difficili tornerà sicuramente fuori. I bianconeri, che acquistano l’attaccante più forte (che sceglie la squadra che gli garantisce, tecnicamente parlando, la maggiore crescita da titolare, al momento), erano già sicuri di prenderlo a giugno, ma hanno anticipato i tempi, spendendo una ventina di milioni in più, che riprenderebbero largamente in caso di qualificazione Champions. Non avrebbe potuto fare lo stesso la Fiorentina, senza cedere Vlahovic fino a giugno, puntando all’Europa? Una domanda che rimane nell’aria, alla quale i prossimi mesi di Serie A daranno una risposta.
Noi ci limitiamo a raccontare i fatti. Senza quella strana liturgia di riguardare interviste, dichiarazioni, lotte al potere del passato e dargli troppa importanza. Sono come le interviste ai calciatori, inutili, vuote, spesso l’esatto contrario di quello si pensa davvero. E’ finita, purtroppo, nel modo peggiore possibile sportivamente parlando. Con Vlahovic alla Juventus a gennaio, ad un anno e mezzo dalla scadenza del contratto. Dopo Bernardeschi e Chiesa, è stata la volta del serbo. Firenze oggi è questa, una piazza ancora di passaggio. Se a qualcuno non va, trovi sempre qualcun altro a cui scaricare le colpe, o qualcuno dal quale sentirsi tradito. Ma il film, ormai visto e rivisto, non cambierà. Evidentemente nemmeno con Commisso, che pure è uno che, almeno, garantisce solidità economica e progettuale. E non è poco, di questi tempi. Soprattutto per chi, il calcio, vuole continuarlo a seguirlo anche cosi. Anche a queste condizioni.
Basta parlare dello zingaro a cui auguriamo il peggio possibile ora c’è Cabral. I veri tifosi sostengono la squadra viola.
Sono allibito: leggo cose incredibili, forse avete dimenticato che sia Chiesa che Vlahovic volevano la Juventus e nessun Presidente avrebbe potuto trattenerli (anzi Chiesa è stato trattenuto un anno ancora contro la sua volontà). L’unico modo per trattenere i giocatori piu forti, oggi, sono quegli investimenti che hanno negato a Commisso e restando cosi le cose saremo sempre la succursale delle Grandi. I tempi sono cambiati soprattutto in questi ultimi dieci anni e oggi nemmeno Della Valle riuscirebbe a trattenere Toni o Mutu come fece, quando erano già dell’Inter e della Roma.
Premessa: un giocatore che non vuol rinnovare non lo puoi torturare. Al limite puoi fare quello che ha fatto il Milan con Donnarumma e Kessie o il Napoli con Insigne. Chiaramente da una parte c’è il bilancio, con le sue regole, dall’altra c’è il risultato sportivo, con i suoi imperativi. Ma il vero nodo, con il quale dovremo confrontarci ancora nel prossimo futuro, quello bisogna scioglierlo una volta per tutte. Qual è l’OBIETTIVO VERO della Fiorentina? E qual è il cammino (le tappe) per raggiungerlo? Prendiamo in esame proprio la vicenda Vlahovic. A fine mercato estivo, anche i dementi sapevano che voleva andare alla Juve e non avrebbe rinnovato. Anziché sparare a zero contro tutti, non sarebbe stato più “vispo” fare da subito una trattativa con la Juve e, contemporaneamente con il Sassuolo per prendere Berardi e Scamacca? Sicuramente i soldi presi da una parte sarebbero avanzati per prendere i 2 del Sassuolo. Questa, a parer mio, sarebbe stata una strategia più furba. Non solo, se vogliamo che la Viola sia attrattiva per giocatori di livello alto, non puoi costruire una squadra con un pezzo discreto oggi, uno il prossimo anno e un campioncino tra 3 anni! Perchè in questo modo, qualora Cabral segnasse in maniera seria, e la Fiorentina non salisse oltre il 7° – 6° posto, il prossimo anno si farebbero avanti Inter, Milan, Roma o Napoli per cambiargli maglia. Qualsiasi azienda, Commisso lo sa meglio di noi, ha dei piani di sviluppo a breve, medio e lungo termine. Ma ci sono anche Dirigenti e Staff con preparazione adeguata. Non sarebbe il caso di partire proprio da qui? I grandi dirigenti non sono quelli che vanno tutti i giorni in TV e sui quotidiani, magari a dichiarare guerra al mondo, ma quelli che lavorano in silenzio nei loro… Leggi il resto »
Ottimo Giuliano! ma lì a Firenze hanno in mano il pallino quelli che anche per l’elezione del Presidente vogliono tenere in scacco tutti, quindi stadio “nisba”, pertanto credo che Commisso si stancherà molto presto e non escluderei anche che il mondo calcio possa aver dei grossi ridimensionamenti, asta che la GDF voglia fare sul serio e vedrai quanti botti.
Rocco come tutti i presidenti che l hanno proceduto non durerà più di altri 10 anni quindi in tale breve periodo deve concentrarsi a spendere tanto x vincere qualcosa come ha fatto cecchi gori ferlaino nel Napoli cragnotti nella lazio o la famiglia sensi nella Roma viola park stadio merchandising e balle varie sono tutte frottole utopia pensare di creare brand del tipo real Madrid Barcellona liverpool e compagnia bella il resto sono tutti discorsi artificiosi
BEN DETTO, CARO GIULIANO MA CERTI FESSI ANCORA NON CAPISCONO E DANNO SEMPRE TORTO A COMMISSO.IL PRESIDENTE PARLAVA DI ELEVARE I RICAVI TRAMITE STADIO DI PROPRIETA’ DELLA FIORENTINA MA CIO’ E ‘ STATO INTRALCIATO DA SOVRINTENDENZA E BUROCRAZIA E PERTANTO SI VIVACCHIA. PER IL MOMENTO, IN VERITA’ ANCORA ABBASTANZA BENE, MA SE CI DOVESSE ESSERE QUALCHE RIPENSAMENTO…… ALLORA SI CHE SAREBBERO GUAI VERAMENTE SERI.