È arrivata la maxi-sosta per la Serie A e anche per la Fiorentina. Di certo, dopo un periodo frenetico e pieno di partite, adesso non manca il tempo per analizzare il percorso fin qui intrapreso dai ragazzi di Italiano. A grandi linee, la frazione gravemente insufficiente di inizio stagione (almeno fino a metà ottobre) è stata archiviata con un filotto di vittorie e un periodo fatto di prestazioni molto convincenti.

Questo cambio di rotta è dovuto al miglioramento della condizione fisica dei giocatori, come correttamente evidenziato da Bonaventura dopo la vittoria contro la Salernitana, e a qualche accorgimento tattico. Nonostante queste modifiche, che risultano non essere il motivo principale della 'svolta' della Fiorentina, le caratteristiche tipiche della squadra viola non sono andate perse. Almeno a livello statistico.

Affidandosi a quanto riportato dal portale Fbref.com, dopo 15 giornate, la Fiorentina ha la seconda percentuale di possesso palla a partita più alta dell'intera Serie A, con 58.1. Per lungo tempo, inoltre, è stata la prima in questa classifica; solo uno straripante Napoli (60.0) riesce a fare meglio. Un altro dato molto interessante spiega al meglio la mancanza di concretezza da parte della squadra viola. Per tiri effettuati, la Fiorentina è quarta (233, dietro a Napoli, Milan e Inter), ma pochi di questi sono in porta, precisamente il 29,6%. Inoltre, i gol per tiri effettuati sono appena 0.07, uno dei numeri più bassi delle venti squadre del campionato. In compenso, la Viola può consolarsi sui tiri in porta subiti, soltanto 48 (Fiorentina quinta in questa graduatoria), sottolineando un netto miglioramento in fase difensiva.

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