C'è chi un anno fa lo sognava già come il "prossimo Pizarro" e lo vedeva vice Pulgar. Chi magari l'avrà immaginato a rimpiazzare Torreira dopo il mancato riscatto ma quel che sappiamo ad oggi di Alessandro Bianco è che non è niente di tutto ciò. Il classe 2002 non è necessariamente centrocampista centrale da mediana a 3 ed anzi, nella Primavera si è messo in mostra soprattutto in due assetti: in coppia con Corradini, molto più 'geometra' di lui, e a tre ma da mezzala di incursione. Di gol Bianco ne ha segnati in carriera dopo tutto e anche nei pochi scampoli in prima squadra è arrivato al tiro in diverse occasioni, soprattutto nelle due gare con gli Hearts. Per questo il paragone che sovviene ai più è quello con Barella, dal punto di vista anche fisico: la speranza è che il giocatore viola arrivi a valere anche solo una parte del fenomenale centrocampista nerazzurro.

L'attitudine di Bianco è più quella dell'incursione e della corsa che l'impostazione, almeno per quanto fatto vedere finora. Per questo, in attesa di vedergli trovare spazio anche in campionato, è utile risolvere l'equivoco che vuole spesso vedere un regista un po' dappertutto, anche solo per similitudini fisiche con calciatori del passato.


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