Un Adrian Mutu a cuore aperto quello del post triangolare di ieri. Ed è anche un eufemismo perché dalle parole del rumeno sono trapelati, o meglio debordati, un affetto e una nostalgia per Firenze e la Fiorentina che si erano sì intuiti ma forse non fino a questo punto. Mutu si considera di fatto un tifoso viola, non a caso ha intimato bonariamente a Italiano di "riportarci tra le prime quattro". Il Fenomeno è stato omaggiato ieri dalla dirigenza viola e ha ribadito anche a microfoni nostrani un suo sogno già espresso, quello di allenare la Fiorentina. La sua carriera da tecnico è ancora agli albori e per il momento racconta di esperienze in patria tra Romania Under 21, Craiova e Rapid Bucarest. Un legame rimasto nei grandi del passato come Antognoni e Batistuta ma anche nei più recenti come lo stesso Mutu e Frey. Sintomi di un effetto-dipendenza che crea la Fiorentina in coloro che nella realtà viola hanno trovato la loro consacrazione.


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