Grazie ai tre successi consecutivi (Spezia, Sampdoria e Salernitana), la Fiorentina è risalita in classifica, abbandonando l’odiosa parte destra. 19 punti in 14 giornate restano comunque un bottino insoddisfacente per una squadra che l’anno scorso aveva abituato a numeri più allettanti. Tuttavia, il pessimo avvio di stagione sembra superato e con esso le opprimenti difficoltà a trovare con frequenza la via della rete.





L’attuale decimo posto, però, non può affatto soddisfare i tifosi viola, che si aspettavano almeno di essere in grado di lottare con le prime sette. Il primo slot utile per l’Europa dista ancora 7 punti e l’ultima gara, prima della sosta, a San Siro potrebbe riacutizzare questo distacco. A differenza di un anno fa, dove il sentore europeo si respirava già dall’autunno, oggi bisogna essere più cauti.





Per tornare a parlare di Europa, si dovrà necessariamente aspettare il 2023. Più precisamente a febbraio, quando andrà in scena il doppio confronto da dentro o fuori contro il Braga. L’anno nuovo, d’altro canto, potrebbe dire qualcosa anche sulle ambizioni in Serie A, soprattutto se dovesse confermare il ritrovato ruolino di marcia contro le piccole che ha caratterizzato quest’ultime settimane.





Ancora, quindi, è presto, anzi prestissimo, per tornare anche solo a sperare in “qualcosa d’interessante” (un campionato “tranquillo” non può saziare una piazza come Firenze). Un obiettivo diverso potrebbe essere agevolato dal mercato, lo stesso che in estate aveva maltrattato la bellissima formazione dell’anno prima e quello che fra non molto dovrebbe – almeno – tentare di ricostruirla.



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