La stagione della Fiorentina è terminata da quasi una settimana. È la fase dei “giudizi di fine anno”: voti ai giocatori, liste su liste e la scelta dei migliori e dei peggiori. Stavolta, dopo periodi di scricchiolii e delusioni, eleggere chi ha brillato maggiormente è più facile del previsto. Ci sono tante opzioni, ma un giocatore che non può non essere nominato tra i migliori è Igor Julio Dos Santos.
Impressionante. Questa è la prima parola che viene in mente pensando alla sua stagione, specialmente da gennaio in poi. Il brasiliano, fino alla sconfitta a Torino per 4-0 (indicativamente), aveva svolto il suo classico compito e poco più. Non un qualcosa da bocciare, ci mancherebbe, ma con prestazioni a livelli non esaltanti, ben lontane da ciò che è riuscito a dimostrare negli ultimi mesi.
Dall’esatta metà della stagione viola, il classe 1998 ha cominciato questa clamorosa ascesa, di partita in partita. Dai lievi miglioramenti di febbraio, si è passati in pochissimo tempo a notare quanto effettivamente Igor fosse cresciuto, a tal punto da conquistarsi un posto da titolare ormai indiscutibile. Per certi versi, lo scavalcamento delle gerarchie e la facilità con cui ha spodestato Quarta è inaspettata, ma è anche frutto di un lavoro covato sotto una sottospecie di equilibrio, da difensore “buono ma non ottimo”, che lo ha accompagnato fino alla sua esplosione.
La continuità dimostrata fino a fine campionato è tale da far passare in secondo piano l’unica imperfezione nel mezzo di questa crescita, ovvero la prestazione contro la Salernitana (è un po’ come voler trovare l’ago nel pagliaio). La sua crescita è stata spesso paragonata a quella di Bremer, anche semplicemente per nazionalità e ruolo, con la differenza che il brasiliano del Torino partiva con doti forse leggermente maggiori. Probabilmente l’ascesa è la stessa; Bremer rimane una spanna sopra Igor, ma anche quest’ultimo comincia a far parecchio rumore e ad attirare la clientela d’élite del calcio italiano.
Il brasiliano rientra nella lista dei migliori giocatori della Fiorentina 2021/22 senza diritto di opposizione. Adesso, è un tassello imprescindibile della Viola attuale, ma anche di quella che verrà. In coppia con Milenkovic, ha rasentato la perfezione in tanti fattori, gestione della palla e tranquillità negli interventi su tutti. In attesa di sapere cosa riserverà il mercato, una certezza da cui ripartire è senza dubbio Igor, una delle maggiori risorse di questa Fiorentina.
Centrale classico con buon piede che gli permette di partecipare assiduamente al giro palla va un po in difficoltà quando deve recuperare sulle fasce i giocatori veloci (hakimi due anni fa) o bonazzoli (che l ha preso sul tempo) ma della squadra e’ sicuramente una colonna
Se continua così verdrete che la seleçao lo convocherà..anche perchè puo solo migliorare…
Quando tutti lo criticavano,avevo detto che aveva la cattiveria giusta per fare bene,e cresciuto da quel lato..cattiveria agonistica,che non tutti in squadra hanno aquisito!
Chiaramente non avendogli rinnovato il contratto quando era possibile si riproporrà quanto visto con milenkovic
Ven via ha avuto un periodo di forma purtroppo breve perché Italiano probabilmente prova un odio viscerale nei confronti di Martinez Quarta per me Igor non è meglio dall’argentino
Se migliora ancora vedi come Zii Rocco si frega le mani altra plusvalenza in arrivo.
Igor ha sorpreso anche me, lo reputavo una buona alternativa e un po’ lento per la difesa a 4, invece deve essere una colonna, merita il posto da titolare. Mi aspetto cresca anche Quarta, che trovo somigli un po’ a Roncaglia, molta irruenza, a volte troppa, ed istinto, dovrebbe ragionare di più, spero si rilanci perché, a differenza del citato Facundo, ha una buona tecnica.
In momenti non sospetti, ho sempre detto che aveva bisogno di tempo e di giocare. La solita cosa sto dicendo adesso di Cabral. Sono brasiliani “al diesel”… ci vuole tempo