La sfida di Coppa Italia tra Fiorentina e Cosenza è stata diretta da Giacomo Camplone della Sezione AIA di Pescara, al suo secondo anno alla CAN A-B ma con una sola gara all’attivo nella massima serie. A coadiuvarlo gli assistenti Bottegoni e Berti, l’esperto Valeri in Sala VAR.
Gara a senso unico con la Fiorentina che chiude gli ospiti nella propria area praticamente fin dall’inizio. Primo episodio in area cosentina con un contrasto tra Pezzella e Venturi, Camplone fa proseguire e Valeri al VAR conferma la decisione; è infatti l’argentino che scalcia il difensore rossoblu. Al 39′ Venturi trattiene vistosamente Vlahovic, Camplone fischia la punizione ma commette l’errore di non ammonire il difensore. Giallo che arriva a Prestianni per un fallo su Maleh proprio allo scadere della prima frazione di gara. Al 48′ Nico Gonzalez interviene fallosamente su Corsi, l’arbitro prima fa ampi cenni di proseguire poi, in nettissimo ritardo, fischia la punizione per gli ospiti, grave incertezza che porta alle proteste dei viola.
Al 54′ ammonizione per capitan Pezzella che atterra Sueva prima dell’ingresso in area. Lo stesso Sueva che due minuti dopo a sua volta prende il giallo per un’irregolarità su Maleh. Fino alla conclusione dell’incontro non succede praticamente più nulla di rilevante.
Il signor Camplone, nonostante si sia trovato a dirigere un match di facilissimo, ha dimostrato alcune sbavature soprattutto nella gestione dei provvedimenti disciplinari.
Avé fatto un servizio esclusivamente sull’arbitro per una partita che è stata come un allenamento non mi sembra una grossa informazione, anche perché se ne sono visti di molto peggio ad arbitrare la Fiorentina:
Lo facciamo sempre per ogni partita ufficiale, quindi non vediamo la novità e non capiamo perché ci si debba stupire. Redazione
Arbitro che ha fatto diversi errori sui cartellini, cosentini graziati più volte
Questa diciamo partita ha dimostrato che Venuti può starci in rosa ma non come terzino titolare, che Biraghi è sempre il solito inconcludente, che visto molto probabilmente i due centrali partiranno e non sappiamo chi li sostituirà io Nastasic non lo prendo neanche n considerazione , che Pulgar non è un regista solo i due fenomeni del gatto e la volpe ancora non l’hanno capito , che Callejon è ormai un ex giocatore , le note liete sono da Vlahovic che oggi neanche se mi offrissero 80 ml lo cederei in alcune movenze mi ricorda Bati e sta migliorando di anno in anno , che Gonzalez è un ottimo acquisto e forse li bisogna ringraziare Burdisso non certo il gatto e la volpe e che Maleh è veramente un ottimo giocatore , ma mi auguro che Italiano si faccia sentire per gli acquisti , io mi accontenterei di Atal come terzino dx Kouyatè come centrale Torreira o Almandra come regista e uno fra Doku o Boga come esterno , mancherebbe il terzino sx ma se prendessero questi accetterei anche di tenere Biraghi come titolare.
È vero che il Cosenza attuale è un avversario del livello della nostra primavera, ma almeno si è visto una Fiorentina che, a differenza dei tre o quattro anni passati, ha delle idee. Più che Gonzales, classica ala argentina che vale tutti i soldi spesi per portarlo a Firenze, mi ha impressionato Maleh, un ragazzo che gioca con una sicurezza e spontaneità notevolissime e diventerà un ottimo centrocampista. Per il resto, è evidente che la squadra ha bisogno di innesti di livello. Serve un esterno di qualità perchè ne’ Saponara, ne’ Sottil, ne’ tantomeno Callejon possono reggere il ruolo per tutta la stagione. E lì serve un titolarissimo per rendere automatici e vari gli schemi d’attacco. Serve un centrocampista di personalità, perchè Pulgar sembra non averne, per dare la quadra al centrocampo. La difesa infine è il punto dolente. Non so che messaggio sia quello di giocare con Pezzella e Milenkovic dati in uscita. Comunque, giocando così alti, se non hai almeno un centrale coi controfiocchi, alla Koulibaly, son dolori. Impossibile tenere la posizione al mlimetro, quindi si rimedia con doti di intuizione e fisiche non indifferenti. In un paio di occasioni, se al posto del Cosenza ci fosse stata una squadra più titolata, avremmo rischiato ripartenze letali. Il rischio è quello: giocando contro lo Spezia, tutte le squadre, o quasi, si sentono di fare la partita e lasciano spazi. Giocando contro la Fiorentina, tutte le squadre, o quasi, si mettono dietro la linea della palla e sfruttano il contropiede. Già si vedrà a Roma.