Per la Rubrica in Rosa di Fiorentinanews questa settimana, in vista del match contro il Bologna, abbiamo intervistato Valentina Cristiani, giornalista a tutto tondo che segue le vicende rossoblu quotidianamente.

Innanzitutto parliamo di Valentina, giornalista sportiva, cosa stai facendo in questo momento?
"Sono una giornalista sportiva e scrittrice, sono coconduttrice a Bologna della trasmissione 4-4-2 sul circuito 7Gold, opinionista a Sportitalia e a TV Parma, collaboro per la Gazzetta di Parma e La Nuova Ferrara. Ho scritto l'ebook "Calciatori? No,grazie!", un romanzo d'amore intrecciato al calcio scritto dal punto di vista della wags, che mi sta dando grandi soddisfazioni: sono stata in Rai a La Vita in diretta a presentarlo in un talk show a tema, a Sportitalia, nei Tg3 regionali, a TV Parma, e in diverse radio.. E' sempre stato forte il desiderio di mettere nero su bianco qualcosa che mi "abitava dentro". Ho quindi aperto il cassetto, ed il sogno è divenuto realtà".

Da dove nasce la tua passione per il calcio e nello specifico per il Bologna?
"L'amore per la scrittura ed il calcio hanno sempre fatto parte di me. Sono il mio tutto. Nello specifico quella calcistica l'ho iniziata a coltivare da bambina, complice mio papà che spesso mi portava al Dall’Ara a vedere le partite talvolta in curva, talvolta in tribuna. Terminate le superiori poi, la domenica ero già sui campetti della provincia bolognese a seguire partite dilettantistiche per dei settimanali locali: Sportmania prima, Bolognasport poi. Fino a prendere il tesserino da giornalista pubblicista. Per conoscere il calcio sotto un'altra prospettiva ho anche allenato, dopo aver fatto il corso, i pulcini a Zola Predosa, in provincia di Bologna. Un'esperienza formativa interessante che mi ha arricchito anche dal lato umano. Probabilmente se non mi fossi trasferita sarei ancora ad allenare quelle fantastiche "pesti". Ho sempre avuto chiara la strada lavorativa che desideravo intraprendere".

Segui le vicende del rossoblu giornalmente, come giudichi il cammino fatto fino ad adesso da questa squadra?
"Sicuramente in crescita, ora si vede la luce in fondo al tunnel. Gli effetti portati dal carismatico Mihajlovic son ben visibili a tutti. Soriano e Sansone, arrivati a gennaio poi, hanno ovviato alle lacune dei rossoblu a centrocampo e aumentato le soluzioni in fase offensiva, e Lyanco, difensore estremamente fisico, sta dando quella sicurezza e garanzia al reparto arretrato di cui necessitava".

Un giudizio sul lavoro di Mihajlovic?
"Una squadra di calcio gira se il manico funziona bene. Un giudizio sicuramente positivo dato che in 10 partite questo tecnico con carisma e personalità da vendere ha portato in dote 16 punti alla causa rossoblù. Gli scheletri del passato sono un lontano ricordo, ora preoccupano molto meno la sterilità offensiva e la mancanza di tiri verso lo specchio della porta della prima parte della stagione. Con l'arrivo di Sinisa la squadra è cambiata sotto il punto di vista tattico, quindi nel gioco, nella mentalità collettiva e, soprattutto, nell'elevazione dei singoli giocatori.Oltre al buon mercato di gennaio, Mihajlovic ha fatto "rinascere" molte pedine presenti come Mbaye, Dzemailli, Pulgar ed ora è tutta un'altra storia: fatta eccezione della gara con l'Atalanta, il Bologna attuale è più spregiudicato, ha voglia e fame di vittoria".

Come giudichi la vicenda Pioli?
"Pioli è un tecnico serio e preparato. Purtroppo le cose non sono andate come si era ripromesso. Le colpe, se di queste si deve parlare, a mio avviso vanno divise equamente tra tecnico e società. Una brutta storia soprattutto se ricordiamo cosa hanno passato assieme la Fiorentina e l'ex tecnico viola appena un anno fa con il dramma di Astori. Qualcosa che avrebbe dovuto unire, almeno affettivamente, per sempre. Ma il calcio talvolta ci sorprende e non sempre positivamente. Penso inoltre che anche il traguardo di vincere la Coppa Italia nel nome di Davide, ora avrà una motivazione in più".

Cambio di panchina per i viola, giusto il ritorno di Montella?
"Sinceramente non sono per le minestre riscaldate alla luce anche degli ultimi esoneri con Samp, Milan e Siviglia dell'aeroplanino. E' pur vero che in passato a Firenze ha lasciato buonissimi ricordi da tecnico nelle tre stagioni dal 2012 al 2015 (tre volte quarto posto, una finale di Coppa Italia e una semifinale di Europa League), ma questa è un'altra storia. Occorre fare bene, da subito. Per uno scherzo del destino (e del calendario) l'esordio della sua seconda panchina viola sarà proprio contro quel Mihajlovic che ne causò l'esonero dal Milan dopo uno 0-0 col Torino. E non sarà facile".

Che partita ti aspetti contro la Fiorentina?
"Solitamente chi cambia allenatore è carico e fa bene. Mi aspetto pertanto una gara combattuta giocata a viso aperto da ambo le squadre. Ma ora che i rossoblu hanno lasciato il terzultimo posto venderanno cara la pelle, lottando con le unghie su ogni pallone, non regaleranno un centimetro".

Ambedue le squadre in lotta per i rispettivi obbiettivi Europa per la Fiorentina, Salvezza per il Bologna, riusciranno nella loro impresa?
"Assolutamente si!".

La Fiorentina è la squadra più giovane della serie a, quali giocatori ruberesti per portarli a Bologna?
"Potendo alla viola toglierei in fase offensiva sia Chiesa che Muriel, due giocatori straordinari. Federico ha nel dribbling e nel tiro le sue peculiarità, oltre ad una grande resistenza fisica. Il colombiano, invece, è dotato di notevole tecnica e velocità. Entrambi poi hanno grande fiuto del gol".

Juventus a parte come pensi questo campionato potrà finire?
"Potendo, chiuderei il campionato proprio oggi... per me è perfetto così!".

Quali sono i progetti futuri di Valentina?
"Dopo l'ebook 'Calciatori? No, grazie' che si può scaricare on-line (Amazon libri, Mondadori store, Ibs, Lafeltrinelli.it) ad un prezzo contenutissimo, bolle in pentola un secondo libro, questa volta cartaceo".


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