Il rapporto tra Polonia e Fiorentina si è creato negli ultimi anni specialmente dal momento dell’arrivo di Kuba Blaszczykowski nel 2015: l’ex esterno del Dortmund a Firenze fece benino inizialmente con Sousa, per poi cedere dal punto di vista fisico. Era comunque calciatore di alto rango ma già in parabola discendente; discorso diverso invece per gli altri polacchi capitati di recente. A partire da Wolski, vero precursore e arrivato nel gennaio 2013: fu una scommessa persa da Pradè, anche se il ragazzo di talento ne mostrava, abbinato però a un fisico gracilino che l’ha ricondotto a giocare in patria. I due capitoli finali sono rappresentati invece da Dragowski e Zurkowski: punto fermo della porta il primo, ultima scommessa di Corvino il secondo, rimasto in prestito ad Empoli in Serie B.

Nelle idee della Fiorentina c’è anche quella di allargare il fronte dei polacchi in questo mercato: per l’attacco infatti, nel mirino c’è un sogno probabilmente irraggiungibile come Arkadiusz Milik e uno decisamente più fattibile come Krzysztof Piatek, in uscita dall’Hertha Berlino. Il classe ’95 è forse il mix perfetto fra talento e blasone, con la necessità di rilanciarsi: a Firenze potrebbe rilanciare la sua immagine e quella del connazionale Kuba, di cui a Firenze abbiamo visto solo la versione sbiadita.


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