Il 2019 è stato per la Fiorentina un anno di passaggio di consegne. A livello societario con il trasferimento delle quote dalla famiglia Della Valle a Rocco Commisso. Per quanto riguarda invece il ruolo di direttore sportivo da Corvino le redini sono passate a Pradè. Quindi abbiamo visto un mercato portato avanti da due figure diverse e in tempi diversi.

L'anno è iniziato con le operazioni fatte dal dirigente pugliese. Stando a quanto evidenziato dal bilancio Fiorentina per il 2019, gli acquisti fatti di Rasmussen, Zurkowski, Fruk e il pagamento del prestito di Muriel, sono costati alle casse della società 13,2 milioni di euro. Significativa la cifra versata all'Empoli per un difensore come il giovane danese, che non ha visto minimamente campo e che è stato ceduto questo inverno in prestito ad una squadra della Serie B tedesca: 7 milioni di euro. Da non sottovalutare anche gli 1,5 milioni spesi per Fruk che è stato qualcosa di più di un semplice oggetto misterioso. A questi dobbiamo aggiungere anche gli 1,7 milioni per l'acquisto, che era stato definito sempre da Corvino, di Terzic dalla Stella Rossa. Un totale dunque di 14,9 milioni di euro.

Da Corvino a Pradè. L'operazione più onerosa messa in piedi dal nuovo (vecchio) ds viola è stata quella per Pedro. A bilancio figura una spesa complessiva di 11 milioni di euro. Soldi che però dovrebbero essere ripresi perché il calciatore a gennaio è stato ceduto al Flamengo con la formula del prestito più riscatto obbligatorio. 10 milioni è costato invece il centrocampista Pulgar. Ma l'affare certamente più caro è quello che è stato chiuso a gennaio: Amrabat prelevato dal Verona. Per questa operazione la Fiorentina ha già fatto sapere attraverso un'integrazione al bilancio che questo giocatore costerà a Commisso qualcosa come 21,8 milioni di euro (bonus compresi) dei quali 10 milioni 540 mila euro già versati, mentre ci saranno altri due versamenti in futuro per la parte rimanente.


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