A pranzo nel centro di Firenze, l'allenatore del Galatasaray Fatih Terim ha ricordato così i suoi tempi da tecnico della Fiorentina: "Quando vengo a Firenze sono molto contento, anche oggi mi sono sentito diverso perché è la prima volta che affronto la Fiorentina da avversario con il Galatasaray. E uscirò dal tunnel da allenatore avversario. Il ricordo di Firenze? Non ne ho solo uno. Anche la mia famiglia, mia moglie e i miei figli e amici, tutti vennero volentieri a Firenze, è una città molto interessante. Avevo una casa a 7 minuti dallo stadio e potevo girare il centro a mio piacimento. Ricordo molto bene Toldo, Torricelli, Pierini, Repka, Vanoli, Rui Costa, Enrico Chiesa, Bressan, Rossitto, Leandro, Marco Rossi, Moretti, voglio ringraziarli tutti, anche Giancarlo che era dirigente. Riuscimmo a formare un'immagine unica con i tifosi, con la gente, con la stampa, tutti i fiorentini insieme, è una grande cosa e molto importante. Non era facile i primi mesi, all'inizio magari venivano in 10-12.000 però dopo le prime partite arrivavano in 40.000, sempre con noi a spingerci. Con la fiducia poi abbiamo fatto grandi partite, giocate molto bene. Joe Barone? L'ho conosciuto e salutato, è una persona molto simpatica e sono contento perché lui vive di Fiorentina, anche se è appena arrivato. Spero che la Fiorentina torni grande, questa città merita tanto e guarda sempre verso l'alto. Se mi piacerebbe allenare ancora a Firenze? Il Galatasaray è molto importante nella mia vita e per la mia famiglia, se un giorno si interromperò il rapporto magari parleremo di tornare a Firenze (ride ndr)". (Ha collaborato Mattia Sorbetti)


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