Non è il primo e non sarà l'ultimo giocatore della storia del calcio a indicare l'orecchio dopo una rete, tanto è vero che già in Germania Luka Jovic quel tipo di esultanza l'aveva timidamente già fatta vedere. Parliamo della stagione 2018/19 quando il serbo segnò ben 27 reti in stagione, tra Bundesliga ed Europa League: qualche dito alle orecchie scattava anche a quei tempi anche se poi tutto va contestualizzato. Chiaro che in momenti positivi, il gesto difficilmente verrebbe ricondotto alla polemica, diversamente da quello che si vive oggi a Firenze, con tante difficoltà e tensioni: lì dovrebbe scattare la coscienza del non voler incendiare ulteriormente il clima, magari anche con un gesto che alla partenza non voleva essere provocatorio. Un meccanismo che non ha sfiorato invece Jovic, che con un po' di arguzia in più poteva godersi senza strascichi il suo primo bel momento in maglia viola.


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