La cessione di Vlahovic è servita alla Fiorentina per incassare una somma molto importante (75 milioni circa), ma dal punto di vista tecnico ha creato una falla.

Una falla che può essere definita 'storica' almeno nell'era Commisso. Sul Corriere dello Sport-Stadio vengono pubblicati quest'oggi dei dati molto eloquenti: tredici innesti in attacco fatti dal 2019 fino alla scorsa estate hanno portato in dote solo 40 gol realizzati, contro i 49 realizzati dal solo attaccante serbo in maglia viola.

Da Boateng e Ghezzal passando per Ribery, Cutrone, Callejon, Kouame, Gonzalez e Piatek fino alle meteore Pedro e Kokorin e a gli ultimi arrivati Cabral, Ikoné e Jovic, tutti questi hanno dato uno scarso apporto offensivo: una media di 3,07 reti a testa. E sono dati questi che purtroppo pesano. 

E nell'ultima trasferta di Bergamo Jovic, ovvero colui che era visto dalla dirigenza viola come l’erede di Vlahovic, ha giocato dal 75' e come trequartista mentre Cabral, è entrato in campo a cinque minuti dalla fine. 

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