Maurizio Arrivabene, ad della Juventus, ha parlato anche dell’acquisto di Dusan Vlahovic dalla Fiorentina nel corso della lunga intervista al Corriere dello Sport-Stadio. “Vlahovic e Zakaria sono acquisti fatti in funzione di questa stagione, ma soprattutto della prossima. L’accelerazione di gennaio ha motivazioni evidenti”.

Continua così Arrivabene: “Attorno a Dusan c’erano dei movimenti, in particolare di club stranieri. Abbiamo considerato che se ci fossimo spinti fino a giugno probabilmente non saremmo risultati competitivi nella sempre meno ipotetica asta con inglesi e spagnoli. Abbiamo verificato se ci fossero le condizioni per prenderlo subito, individuato le eventuali uscite in grado non dico di pareggiare l’investimento ma di renderlo sostenibile e nel preciso momento in cui i conti sono tornati abbiamo esposto il piano a Andrea e subito dopo al CdA, che l’ha autorizzato. I passaggi successivi sono stati l’incontro con Joe Barone, al quale abbiamo presentato l’offerta scritta, e poi, ottenuto il sì della Fiorentina, quello con gli agenti di Dusan”.

"Non avevamo già l’accordo con Vlahovic, questo è un falso assoluto. Siamo un’azienda quotata e non ci possiamo permettere stravaganze. Ci siamo mossi soltanto dopo aver ottenuto il placet della Fiorentina. Abbiamo rischiato di finire sotto ricatto, certo, ma eravamo forti del consenso del giocatore che voleva solo la Juve. Se ci fossimo presentati da Barone con l’accordo con gli agenti ci saremmo ritrovati in una situazione identica, non crede? La Fiorentina avrebbe potuto alzare sensibilmente il prezzo. Tutto è stato fatto con la massima trasparenza secondo le regole”.

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