Il campionato è ormai agli sgoccioli, e per la Fiorentina è già tempo di pensare al futuro, senza ovviamente trascurare il presente, con una salvezza da conquistare sul campo il prima possibile. Per fare il punto su ciò che verrà, la redazione di Fiorentinanews.com ha contattato Eugenio Ascari, procuratore e intermediario di mercato.

Momento concitato in casa Fiorentina, il ritorno di Iachini dopo le dimissioni di Prandelli e un finale di stagione da salvare. Ma il prossimo anno chi potrebbe guidare questa squadra?

“Da quel che so io posso dirvi che se Iachini non avesse accettato il nuovo incarico dopo le dimissioni di Prandelli, la Fiorentina aveva sondato Mazzarri. Tuttavia il rimane comunque un nome spendibile, un volto giusto per la prossima stagione. Mazzarri è un grande allenatore che ha fatto benissimo in passato in ogni piazza dove è stato, al di là dell’esonero a Torino dell’anno scorso. Quest’anno ha deciso lui di rifiutare certe proposte che gli sono arrivate per ricaricare le pile. Credo fortemente che rientrerebbe nel giro con la mentalità e la voglia giusta, e Firenze è una piazza a cui lui ambisce, a cui si sente legato essendo toscano ed essendo cresciuto nel settore giovanile della Fiorentina. Emotivamente è legato a questa città, ha casa ad Empoli ed è uno che sente la maglia. Credo che potrebbe essere una soluzione ottimale e verrebbe alla Fiorentina con l’entusiasmo di un grande tecnico oltre che del tifoso viola”.

Come vede la questione legata ai rinnovi di contratto di Caceres e Ribery, con scadenza giugno 2021?

“La carta d’identità non mente. Ribery è un ‘83, Caceres un ‘87, sono dati inconfutabili e innegabili. Secondo me sarebbe fondamentale che la Fiorentina costruisse la sua squadra intorno a due o tre giocatori d’esperienza, ma poi facesse sbocciare talenti come Castrovilli e Vlahovic e magari a questi ne aggiungesse altri. Dovrebbe attuare un progetto per costruire qualcosa di importante nei prossimi due/tre anni, e per farlo deve puntare molto sui giovani circondandoli, come detto prima, da qualche giocatore più esperto. La Fiorentina non può presentarsi in campo come la squadra con l’età media più alta di tutta la Serie A e come una delle squadre col monte ingaggio più alto. Quest’anno è stato il settimo e i risultati non rispecchiano quest’investimento, quindi credo che sarebbe logico e giusto voltare pagina e cambiare filosofia”.

Nel caso in cui Ribery non rimanesse a Firenze la prossima stagione, chi vede di buon occhio come partner d’attacco di Vlahovic?

“Dipenderà tutto dall’allenatore che verrà e dal modulo che adotterà. Con un ipotetico 4-2-3-1 con il serbo prima punta, vedrei bene Castrovilli più avanzato alle sue spalle. Sul mercato non andrei alla ricerca di nomi altisonanti, alla Ribery per intendersi, ma piuttosto andrei a prendere un giocatore che magari avesse fatto malino in questa stagione, e che dunque avesse la voglia di riscattarsi. Non sono per l’usato garantito. Per esempio Simy, che ha siglato 15 reti a Crotone quest’anno, probabilmente ha toccato il massimo del suo rendimento, e a Firenze non avrebbe molte prospettive. Punterei su un giocatore da rilanciare, come fu fatto con Pjaca, scommessa che però si rivelò fallimentare a causa degli infortuni patiti dal croato. Però il prototipo di giocatore che a mio avviso serve alla Fiorentina è un profilo del genere. Il miglior Pjaca sarebbe un’ottima spalla di Vlahovic, anche se a Firenze è un’opzione improponibile essendoci già passato con poca fortuna”.


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