​​

Il direttore generale della Fiorentina, Joe Barone, intervistato da La Gazzetta dello Sport, ha spiegato il perché il club ha scelto di esonerare Iachini per passare a Prandelli: "Intanto voglio dire che con Iachini abbiamo avuto un rapporto onesto, di massimo rispetto. Ma nel calcio bisogna guardare i risultati. Dal punto di vista umano ci è dispiaciuto esonerare Beppe ma non potevamo fare altrimenti. Ed è una decisione che è stata condivisa da tutti...Ho conosciuto Cesare all’evento nel Salone dei Cinquecento in ricordo del vostro collega Alessandro Rialti. E ho riportato subito un’ottima impressione. La verità è che è stato Prandelli a volere la Fiorentina...Nel nostro primo colloquio non ha chiesto tre anni di contratto e non mi ha detto che ci porterà subito in Europa. Abbiamo parlato di calcio, di rapporti, di allegria, di gruppo. Lui crede nella nostra società che premia la meritocrazia e nel valore dell’attuale squadra. Vi confesso, con Prandelli avrei parlato ore e ore di pallone. Dopo questo confronto insieme a Daniele Pradè abbiamo detto ho detto a Rocco che era la persona giusta".

Le idee di Prandelli, secondo Barone, porteranno tanti benefici alla squadra: "Idee che sono convinto valorizzeranno i nostri tre attaccanti Vlahovic, Kouame e Cutrone, tre ottimi giocatori. Il calcio di Cesare farà rendere ancora di più Ribery che a volte brucia energie inutilmente, esalterà il rendimento di un Castrovilli che è partito alla grande e di Amrabat che era e resta un grande acquisto".


💬 Commenti