Sempre nel corso della sua intervista per Fiorentinanews.com, il giornalista Massimo Basile ha commentato anche altre dichiarazioni fatte da Rocco Commisso:

A partire dalla questione allenatore, con Iachini preferito a Juric, è evidente che Commisso voglia avere sempre l’ultima parola. Ma esiste il rischio che questo suo atteggiamento possa danneggiare la Fiorentina?

“Io ho conosciuto e apprezzato il Rocco Commisso dei primi tempi da presidente della Fiorentina. Con il covid e la relativa crisi è emersa invece una persona che non conoscevo e che non riconosco. Sicuramente è preoccupato anche per la sconfitta di Trump che magari gli costerà tanti soldi, ma mi auguro che superato questo momento possa tornare a essere quello di prima. È una persona che non vuole essere contraddetta e quello che è successo con me, forse, potrebbe succedere con la Fiorentina. Commisso resta comunque un presidente che rappresenta un’enorme opportunità per la città e per la squadra, ma al tempo stesso anche Firenze e i fiorentini sono una grande opportunità per lui”.

Altro snodo cruciale dell’intervista di Commisso è stato quello relativo allo stadio. Il presidente è stato chiaro: se non gli verrà permesso di fare come vuole, si continuerà a vivacchiare e finirà per lasciare la Fiorentina. Secondo lei quanto è alto questo rischio e quanto è disposto ad aspettare il presidente viola?

“In questi giorni il ministero sta esaminando la sua lettera, per cui immagino stiano discutendo per arrivare a una decisione. Probabilmente Commisso ha saputo delle cose che noi non conosciamo, ma mi sembra che ci sia stato un piccolo passo avanti nel momento in cui si parla di salvare alcuni elementi del Franchi trasferendole. Comunque ho sentito da parte sua dei toni da ultimatum, e in tutta franchezza non saprei se e quanto possano aiutare”.

Vuole aggiungere qualcos’altro?

“Io sono un giornalista e racconto le cose come stanno, belle o brutte che siano. La scelta di tenere Iachini, ad esempio, secondo me era una cosa negativa e quindi l’ho scritto. Ricordo che quando fu preso per salvarsi io ero d’accordo, perché era il profilo perfetto per quel ruolo, ma il suo rapporto con la Fiorentina sarebbe dovuto finire al termine del campionato. E probabilmente non ero l’unico a pensarlo, dal momento che in seguito alla sua conferma si era creata una profonda depressione all’interno della Fiorentina. Comunque, tornando alle dichiarazioni di Commisso sul mio conto, non mi danno fastidio le critiche. Mi dispiace solo che abbia affermato una cosa non vera, ossia che non ci sentiamo da più di un anno”.

 


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