Il giornalista de la Repubblica, Benedetto Ferrara, ha scritto di Fiorentina nell'edizione odierna del quotidiano.

Questo un estratto delle sue dichiarazioni: "Umiltà. Parola fondamentale. Umiltà è anche prendersi un punto in casa col Sassuolo e non fare tanto gli snob. Ci sono punti utili alla causa. Con il Sassuolo la Fiorentina ha giocato da squadra cosciente dei propri limiti. Non ha stupito, non ha fatto chissà cosa però non si è persa per strada, come era accaduto altre volte. Sarà stato il ritiro ( già finito, e questa è una vera stranezza), sarà che Prandelli inizia a vedere qualche frutto della sua voglia di concretezza. Primo: difendersi. La Fiorentina è questa. E poi c’è Ribery, che è un’altra storia, soprattutto se è lui il primo a spiegare coi fatti e con l’atteggiamento come si fa a ritrovarsi, o per lo meno quale sia la strada da prendere per riemergere dal mare della paura. E anche qui è bene essere umili nel giudicare un fuoriclasse che non può essere sempre quello che risolve le situazioni più complicate. La Fiorentina deve saper trovare alternative offensive, questo è il prossimo obiettivo, perché alla fine è sempre il francese il punto di riferimento là davanti. E questo è un bene ma anche un grosso limite. Il fatto che anche Ribery fosse finito del mirino di certe critiche ingenerose sembra un paradosso. Non è possibile pretendere da lui una costanza di rendimento come se fosse un ventenne".

Conclude così Ferrara: "Gennaio è a un passo. La società farà le sue valutazioni sul mercato. Che non saranno facili ma saranno però necessarie. Umiltà è anche capire come si vuole giocare. Il 5- 3- 1- 1 di Prandelli è un salto sulla terra del pragmatismo. Adesso l’equilibrio è qui. Qualcuno si è stupito del fatto che il tecnico non abbia rischiato qualcosa di più. Forse non è il momento. Non per questa Fiorentina, che ha il dovere di costruire piano piano la sua crescita interiore".


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