Nel suo pezzo rock&gol su La Nazione, Benedetto Ferrara parla ironicamente dei riferimenti a Beppe Iachini da parte di Commisso nella sua ultima uscita pubblica:

"A nessuno è venuto in mente di chiedere al presidente qualcosa su Iachini, la sua malcelata passione calcistica. Ci ha pensato lui a ricordare che è stata sua la responsabilità dell’esonero del buon Beppe, per via della piazza, naturalmente, incapace di comprendere ciò che di prezioso era nascosto (molto nascosto) in quel 8-1-1 che ci ha regalato la salvezza e momenti di eccitazione emotiva pari soltanto a una coda alle poste quando ti rendi conto di aver perso il numerino per cui devi ricominciare tutto da capo.

D’altra parte Firenze non è sempre grata ai suoi uomini di maggior valore. Dante in prestito al Ravenna, Benalouane al Careggi, Iakovenko & signora a Instagram. Quanti talenti snobbati, quanta ingratitudine. Che poi non si capisce il perché di tanta indecisione da parte delle istituzioni nel sostituire il David al Piazzale con la statua di Beppe e del suo cappellino. Non ce ne voglia Iachini, uno a cui si vuole bene per il suo passato da calciatore, ma la domanda resta viva: per quale motivo tornare su un passato che se Dio vuole è passato (appunto) e non sottolineare con entusiasmo il ritorno in Europa di una Fiorentina confinata per anni nel grigiore più assoluto? L’unica ragione possibile può essere solo una: a volte ritornano. Iachini è libero, fate voi...".


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