Sull'edizione locale de la Repubblica troviamo un commento di Benedetto Ferrara alla scelta di Cesare Prandelli di dimettersi da tecnico della Fiorentina.

Questo il pensiero del giornalista: "Cesare Prandelli lascia la panchina della sua amata Fiorentina. Il suo era stato un ritorno maledettamente romantico. La sfida è persa, ma il valore dell’uomo non potrà mai essere messo in discussione. La scelta di Prandelli ha scosso la città, orfana da troppo tempo di ambizioni, e una società fragile, incapace nel giro di due stagioni di trovare una strada, un’idea, un allenatore utile alla causa e perfino degli obiettivi degni di questo nome, cioè il minimo per fare calcio.

Ma la vera domanda è: avranno capito che due stagioni di calcio povero e sempre a rischio, allenatori che vanno e vengono, giocatori svalutati, talenti incompiuti, programmi messi insieme senza alcun senso apparente, risultati mediocri, forse sono figli di errori e ingenuità da dilettanti? Avranno capito che cercare sempre colpevoli altrove e non fare mai i conti con le proprie responsabilità genera solo danni? E noi lo abbiamo capito che forse il problema di questa squadra non è l’allenatore, ma la squadra stessa, per come è stata costruita e per l’assenza quasi totale di devozione a una causa comune? Chissà”.


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