L'ex tecnico della Primavera della Fiorentina Emiliano Bigica è intervenuto a Radio Bruno per parlare del suo futuro e commentare le ultime notizie in casa viola. Queste le sue parole: "Personalmente io quest'ultimo anno non lo ritengo concluso. Nonostante, a causa di questo virus, sia tutto fermo da Marzo ed avevamo ancora 10/11 partite del girone di ritorno con la mia squadra che era in netta ripresa. Avevamo raggiunto un'altra finale, che non so quando si disputerà, ma sicuramente questi quattro mesi sarebbero serviti ad alcuni ragazzi per il loro percorso di crescita con l'obiettivo di giocare tra i grandi. Il campionato primavera è una buona rampa di lancio per questi ragazzi, ragazzi che in futuro potrebbero spiccare il volo. La scelta di lasciare la panchina? La scelta è stata presa assieme alla dirigenza. Io sono molto ambizioso e voglio provare ad arrivare piu in alto possibile. Per far questo prima o poi i sarei dovuto "staccare" dalla primavera. La società mi ha comunque a detto che non mi molla ma che ha un progetto per me. Io sono molto lieto di far parte ancora della famiglia Fiorentina. Il mercato non è ancora iniziato e quindi bisognerà avere un pochino di pazienza. Un rientro nello staff della prima squadra? No, non penso che io possa rientrare nello staff. Allo stesso tempo penso che la Fiorentina possa darmi una mano nell'aiutarmi a trovare un'altra sistemazione. Io al posto di Iachini? Mi auguro vivamente che non ci siano le condizioni per arrivare ad una scelta del genere. Lo dico per la società, per Iachini, per i ragazzi. Sicuramente quello attuale è un momento molto complicato, che ha ribaltato tutti gli equilibri. Sono convinto che chi lavora in Fiorentina ha le carte in regola per tirare fuori la squadra da questa situazione. L'anno scorso dopo l'addio di Pioli, era uscita la voce che io potessi subentrare sulla panchina viola. Le dimissioni di Stefano sono state un fulmine a cielo aperto per tutti e sono al corrente che la dirigenza ha pensato anche a me. Poi la società fu lungimirante e, visti gli obiettivi ancora in ballo per prima squadra e primavera, decise di optare per altre opzioni. Senza dubbio però sarei stato onorato di allenare la Fiorentina, ma il mio lavoro è ancora lungo prima di arrivare a questi livelli. Spero che il mio salto sia solo rimandato. Pochi punti in casa? La Fiorentina attuale non vale la salvezza all'ultimo turno. ha una rosa importante, una rosa che è un mix di giovani e vecchi di ottimo livello. Credo che sia soltanto un momento che la squadra sta passando. Prima della partita contro il Sassuolo si era fatto solo un punto, facendo un ottimo secondo tempo contro il Brescia e un ottima prestazione contro la Lazio. Ovviamente il rigore dubbio concesso ai biancocelesti ha condizionato la partita. Si sapeva che tornare a giocare dopo il lockdown non sarebbe stato semplice: anche il Parma ad esempio viene da due sconfitte di fila, anche se senza dubbio la posizione in classifica permette agli emiliani di arrivare alla sfida con tranquillità. I 31 punti non mettono a riparo la Fiorentina ma la squadra ha tutte le carte in regole per tirarsi fuori da questa situazione. Giocare a Firenze non è semplice perche l'ambiente ti carica di pressioni anche senza volerlo. L'obiettivo è quello di raggiungere i 40 punti: Adesso serve uno sforzo mentale: la squadra fa le cose nel modo giusto ma spesso, come è capitato a me con la Primavera, viene colpita da errori individuali. Pulgar? Secondo me è un mediano, non un regista. Non ha caso ha fatto bene l’anno scorso a Bologna in un centrocampo a due. In un centrocampo a tre deve fare interdizione, se vogliamo un regista c’è Badelj. Vlahovic? Lui e Montiel non li ho mai avuti in allenamento, andavano in prima squadra. Li vedevo il giorno della partita o al massimo due giorni prima, ma venivano volentieri a giocare in Primavera. Volevano solo giocare, per loro è una nota di merito. Sono ragazzi che sicuramente hanno avvenire perché hanno fame. Vlahovic è un attaccante potenzialmente molto forte, non dimentichiamoci che parliamo di un ragazzo del 2000 che ha già segnato 6 reti in Serie A. Significa che siamo sulla buona strada. Va sostenuto e fatto rigare dritto perché alla sua età ci sta ogni tanto perdere di vista l’obiettivo, basta che negli errori siano seguiti. Sottil? Ha doti fisiche e tecniche importanti, è un giocatore di fascia che strappa il gioco e ha l’uno contro uno. Può metterti in difficoltà in qualsiasi momento. Ha le caratteristiche per dare una mano anche in un momento complicato come quello di adesso. Dalle Mura? Ha già tanta esperienza internazionale, è un giocatore che ha grandissima capacità nell’impostazione del gioco. Ha un lancio pulito e preciso, deve diventare un po’ più cattivo, sporco. A volte è un po’ troppo buono, ma è uno che impara facilmente”.


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