A Radio Bruno il giornalista Alessandro Bocci ha parlato della gestione di Prandelli: "Io vedo un Prandelli preoccupato perché teme che la squadra non reagisca e purtroppo spesso ha ragione, perché la squadra non dà risposte. I cambi a volte vanno bene, a volte meno, con lo Spezia la partita era cambiata per esempio. A Udine invece penso che i loro cambi siano entrati in partita subito, mentre Amrabat, pagato 20 milioni, quando è entrato ha sbagliato i primi 3 appoggi. Però lì più dei cambi la differenza la fa l’approccio dei singoli, vorrei un approccio grintoso, rabbioso. Io sono un prandelliano, all’inizio pensavo che lui riuscisse a dare una svolta alla squadra perché ritenevo il difensivismo di Iachini, snaturato, fosse uno dei problemi principali della Fiorentina. Sulle qualità del tecnico Prandelli non ho dubbi, anche se non ha brillato negli ultimi anni, poi è vero che anche che tanti allenatori perdono il tocco magico. Fino alla partita con il Torino credevo che la situazione l’avesse aggiustata, poi invece sono arrivate 4 sconfitte nelle ultime 5, per cui anche lui deve trovare il modo di svoltare".

Infine una battuta anche sulla gestione di Pradè, succeduto a Corvino: "Con Della Valle la squadra ha lottato per la salvezza solo il primo anno di Serie A, quello dei cattivi pensieri di Zoff e l'ultimo, ma solo negli ultimi 6 mesi quando ci fu il corto circuito con Pioli. Ed è vero che Corvino ha pensato alle plusvalenze ma nella sua seconda avventura. Un ds si giudica dai risultati, oltreché dal bilancio, non so che valutazioni verranno fatte su Pradè ma nella gestione tecnica credo sia coinvolto anche Barone. Magari decidono di andare avanti perché c'è sintonia tra i due".


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