L’opinionista e tifoso della Fiorentina Bernardo Brovarone ha parlato a Radio Bruno del momento della squadra viola. Queste le sue parole:
“Commisso sta facendo un lavoro lento, fatto anche di errori, ma che sta dando risultati. Siamo in corsa per l’Europa, siamo in semifinale di Coppa Italia, tutti parlano di una Fiorentina rivelazione del campionato, eppure a Firenze sento sempre negatività. Con i Della Valle ero il primo a criticare perchè dopo i primi anni importanti vedevo che c’erano troppe bugie. Ora invece c’è una persona che invece delle chiacchiere sta tirando su un centro sportivo top in Europa e ha iniziato a fare calcio. E’ inaccettabile vedere infamare e offendere Commisso“.
Comunque, il primo passo per dare veramente un taglio netto alle critiche, a Commisso e alla società’, sarebbe davvero quello di non vendere mai più’ calciatori all’innominabile. Anche a costo di lasciarli anni in panchina, e di rimetterci. In questo modo qualsiasi presidente, guadagnerebbe la fiducia di tutti.
Lasciate parlare chi di calcio ne capisce no come molti che commentano quello che Commisso sta costruendo con tante difficolta’ e soldi suoi no vostri .A voi denigratori che leggendo i vostri commenti si capisce che di gestione e di calcio ne capite come un neonato.o meno.Prima di commentare informatevi perche’ state facendo figure di PUPU’.
E dare il tempo a Commisso di capire come va il calcio in Italia è possibile?
Pretendiamo subito da lui quello che in tanti anni non abbiamo avuto da altre proprietà , ricordiamoci il fallimento e la C2 . Sono emiliano ma ho tifato per la Viola da quando ero bambino e adoro Firenze una città stupenda e con un pubblico fantastico allo stadio, purtroppo non siamo una superpotenza del cacio e di questo dobbiamo essere consapevoli altrimenti ci roderemo sempre il fegato , soffro tanto ,e gioisco, un po meno, per la Viola e non invidio per niente le strisciate che comprano tutto , a me basta vedere del buon calcio e quest’anno in molte partite mi sono divertito se arriva l’Europa meglio ancora e lasciamo lavorare in pace i dirigenti.
Lecchino