Nel corso della sua intervista per Fiorentinanews.com, il giornalista Enzo Bucchioni ha parlato anche di questioni tattiche, facendo poi una panoramica generale su quella che possono essere le ambizioni della Fiorentina:

Con l'Inter Iachini ha puntato su un 3-5-2 con Ribery e Kouame in attacco, Chiesa a tutta fascia e Amrabat davanti alla difesa: non pensa che gli ultimi due siano un po’ sacrificati in questo modo?

"Chiesa è senz'altro sacrificato, e penso che alla lunga pagherà questa sistemazione. A Milano ha smentito tutti con una prova di sostanza e di qualità, ma per rendere al massimo dovrebbe giocare in un 4-3-3. Può anche andarmi bene che giochi a tutta fascia, ma se il prezzo da pagare è sostituirlo ogni volta perché è stanco, allora la Fiorentina ci perde e basta. Riguardo ad Amrabat, più che di una questione tattica parlerei di condizione fisica. Mi sembra non a posto fisicamente, rispetto a quello che avevo visto a Verona. Era molto più dinamico, probabilmente ha bisogno di un po' di tempo per tornare alla condizione ottimale. Comunque c'è da dire che il modulo della Fiorentina è molto fluido, con i centrocampisti che si scambiano spesso la posizione alternandosi negli inserimenti. Ricordiamo poi che al momento è out Pulgar, che può essere una buona spalla per permettere a Amrabat di muoversi di più".

La partita di Milano porta con sé tanti rammarichi, ma proviamo a vedere il bicchiere mezzo pieno: se si rimpiange così tanto una sconfitta contro l’Inter a San Siro, significa che la mentalità e la strada sono quelle giuste. E allora, dove può arrivare davvero questa Fiorentina?

"La squadra è più forte e la mentalità è cambiata. Mi sarei preoccpato se Iachini avesse continuato a giocare con difesa bassa e contropiede, invece ora c’è molta più qualità. Purtroppo ci sono almeno sette squadre più forti della Fiorentina, quindi le ambizioni dipenderanno molto dagli obiettivi societari. Se a Commisso va bene il nono posto, allora questa squadra ci arriva di sicuro. Se invece l’obiettivo è entrare in Europa, allora bisogna prendere subito un centravanti. Tolto lui, la squadra è costruita bene con giocatori duttili e la possibilità di cambiare spesso modulo. Mi aspetto solo che Iachini incida un po di più nelle partite che contano, perché con l'Inter ho visto qualche imperfezione nelle sostituzioni. Ribery non lo avrei mai tolto a sei minuti dalla fine, perché anche li avesse fatti da fermo sarebbe stato determinante per la squadra. Comunque la squadra mi è piaciuta, soprattutto per la mentalità con cui ha affrontato una delle massime candidate allo Scudetto. Senza contare la differenza abissale nei cambi, tra i giocatori inseriti dall’Inter e quelli della Fiorentina".


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