Era l’ultimo giorno del mercato estivo quando Callejon atterrò all’aeroporto di Peretola prendendo il posto di Chiesa già diretto a Torino. L’andaluso disse: “Io non sono Chiesa, sono Callejon” rispondendo alla domanda riguardante l’eredità pesante lasciatogli dall’ex 25 viola. 


Sulla panchina della Fiorentina sedeva ancora Iachini, ma il tecnico di Ascoli Piceno faticò ad inserire l’ala destra proveniente dal Napoli, ancora in ritardo di condizione. Poi ci fu il Covid e il matrimonio in campo tra Callejon e la sua maglia numero 77 slittò ancora di qualche settimana. L’arrivo di Prandelli infine sembrava poter dare nuova linfa allo spagnolo, visto che la piazza invocava l’abbandono del 3-5-2 Iachiniano in favore di un più spregiudicato 4-3-3.  

Prandelli ci ha provato, non si può dire il contrario, salvo poi tornare sui suoi passi visti gli esperimenti fallimentari del cambio tattico. Ecco che così Callejon ad oggi risulta essere vittima delle sue migliori caratteristiche, ovvero quelle di poter ricoprire al meglio solo la posizione di esterno d’attacco di destra. Questo perché come vice Ribery, l’ex Napoli appare spaesato, ha un bisogno fisiologico di calpestare la linea di fondo come se fosse il corrimano di una rampa di scale.  



Stasera contro lo Spezia è facile rivederlo in panchina, magari impiegato a partita in corso come successo la scorsa settimana a Genova. Questo perché il giocatore, seppur talentuoso, risulta esser ad oggi poco funzionale a questa Fiorentina, nonostante Prandelli nutra grande stima per il calciatore e per l’uomo Josè. 

Dal punto di vista della serietà, della professionalità e dell’aggregazione è una persona per bene, capisce le difficoltà della squadra e con la sua esperienza, la delicatezza che ha lui, sta cercando di aiutare questa squadra. Gli faccio i complimenti e nonostante non giochi titolare per me è sempre un giocatore molto positivo”. Sono queste le parole con cui ieri mister Prandelli ha risposto ad una domanda su Callejon. 

Un’incompatibilità frutto di un investimento sicuramente non molto oculato, visto e considerato che chi ha voluto Callejon alla Fiorentina doveva necessariamente sapere quali sono le condizioni migliori per far rendere il giocatore al meglio. Così non è stato, e la Fiorentina ad oggi si ritrova un esterno offensivo da 136 reti in panchina. 

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