Ormai lo sappiamo bene, quest’anno in casa Fiorentina la questione delle gerarchie è molto diversa rispetto al solito. Le formazioni sono cambiate (e tuttora cambiano) ad ogni giornata: che sia per una maniacale lettura degli avversari o per una valorizzazione di determinati momenti di forma, è difficile che vengano confermati sempre gli stessi undici. Grazie a queste rotazioni, tutti hanno potuto dire la loro in campo e hanno un ruolo rilevantenella squadra. Ultimamente, tuttavia, c’è un ragazzo che sta risentendo parecchio della concorrenza e che fa fatica a stare al passo.

Riccardo Sottil ha doti tecniche indiscutibili, che Firenze ha palpato anche solo dai pochi frangenti visti e dalle giocate più semplici. A livello di tecnica di base, è forse uno dei migliori dell’intera rosa. Eppure, al ritorno dal prestito a Cagliari, non è mai riuscito a portare il suo massimo livello alla continuità nell’arco della stagione. Sarebbe da dire tutt’altro, dato che il classe ‘99 si è espresso a sprazzi, tra picchi stupefacenti e cali non da lui.

Doveroso ricordare che la concorrenza sugli esterni è agguerritissima; difficile ipotizzare di avere continuità quando in rosa ci sono giocatori di valore come González e Ikoné, ma anche validissime alternative e gente esperta come Saponara e Callejon. Sottil non si è dimostrato inadatto alla categoria o fuori dagli schemi per il gioco di Italiano. Il talento è stato percepito e qualche giocata è davvero rara, quindi non parliamo assolutamente di una bocciatura o di una riflessione su cosa farne per il futuro. Il numero 33 può benissimo essere il futuro della Fiorentina; è un peccato che non sia già il presente, almeno non al 100%.

Che fare per sprigionare il suo talento e farlo rendere al meglio? Sicuramente, è necessario spingere ancora sul pedale della fiducia e dargli sempre quei minuti in più, dove è possibile, per fargli vivere il campo. A Sottil non manca niente per arrivare a grandi livelli, sicuramente a tecnica non ha nulla da invidiare a nessuno. Servirà una sua crescita a 360 gradi, comprendendo l’atteggiamento caratteriale e, perché no, un po’ più di concretezza. Sperando che la fiducia nei suoi confronti non venga mai persa, perché si stanno costruendo le basi per un (potenziale) grande futuro.

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