Commisso: "Ho rispetto per Nardella ma la burocrazia sta rovinando l'Italia. In America i club che non vengono aiutati dai comuni se ne vanno ma qui non c'è questa cultura"

Tornato dall'America giusto in tempo per godersi il passaggio in finale di Coppa Italia, il presidente della Fiorentina Rocco Commisso è tornato anche a parlare pubblicamente: "La cosa bella è che sono tornato e abbiamo vinto la prima partita, siamo in finale ma fino a oggi non si è vinto niente. Sono scaramantico, per cui non voglio parlare prima del tempo ma speriamo di andare avanti, partita per partita".
Sullo stadio ha detto: "Ho fatto una promessa a 24 anni che non mi sarei mai voluto inserire nella politica e non voglio farlo a 73 anni, ho molto rispetto di Nardella e i politici però la burocrazia sta rovinando l'Italia. Fare un progetto per lo stadio Franchi e mettere nel mezzo comune, regione, lo stato italiano e l'Europa è una cosa che in America non si vede. Sono i comuni che in America aiutano i club a rifare gli impianti".
E ancora: "Le città hanno l'occasione di ricevere soldi pubblici, senza pagare tasse e questo porta benefici allo stato e ai proprietari degli stadi. C'è la cultura per cui i club di football, baseball sono sempre aiutate dai comuni perché hanno imparato 60 anni fa che se non sono aiutati, se ne vanno. Questa cultura non esiste in Italia. I New York Giants sono andati a San Francisco per esempio. Sapevo qualcosa quando sono arrivato qui ma non sapevo che le cose stessero a questo livello, abbiamo visto anche in altre città come Milano".