Il presidente della Fiorentina Rocco Commisso ha parlato in conferenza stampa in merito alla questione stadio: "Come sapete la mia intenzione era mantenere il Franchi che è uno stadio storico per la Fiorentina. Poi sono venuto a sapere, dai giornali e non da fonti ufficiali, che le curve non si potevano toccare e allora ho guardato altrove. Mi sono visto tante volte col sindaco, l'ultima ieri sera, con lui ho un ottimo rapporto. In merito alla Mercafir, la situazione non è ottimale per via del prezzo che parte da 22 milioni ma poi aumenti per vari costi aggiuntivi che non avevamo considerato. Ho guardato ai ricavi dei venti migliori club del mondo, che sono doppi o addirittura tripli rispetto a quelli della Fiorentina. In questo modo, è impossibile raggiungere risultati importanti. Io sono venuto qui per stare nelle parti alte della classifica, ma per farlo ci vogliono i giocatori e un progetto continuo come stanno facendo Roma, Inter e Juventus. Per arrivare a certi livelli ci vogliono infrastrutture che portino dei ricavi, quindi lo stadio ma anche tutte le attività commerciali intorno ad esso. L’intenzione di fare lo stadio c’è stata dal primo giorno e spero che ci possiamo riuscire davvero, però anche gli altri devono fare le cose per bene. Io ho fatto tre richieste: fast, control e costi giusti. Tutti devono fare la loro parte per costruire lo stadio, non voglio aspettare cinque/dieci anni. Quando Barone andò a vedere la partita col Monza mi chiamò e mi disse che il Franchi non era adatto per far giocare una squadra di Serie A, perché era una porcheria. L'ha fatto l'Udinese, l'ha fatto il Sassuolo, l'ha fatto la Juventus, e tutte hanno speso molto meno di quanto è stato richiesto a me per il terreno Mercafir. Quello che ho detto a Nardella è che bisogna lavorare insieme, perché anche il Comune deve essere interessato a fare il bene della Fiorentina".


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