Non era scontato che Italiano rimanesse. Come non era scontato che Italiano rinnovasse. Diciamolo subito, i contratti degli allenatori valgono meno di quelli dei calciatori. Se un tecnico vuole andarsene, se ne va. Lo dimostra lo stesso Italiano, con quello che fece a Spezia, a poche ore dal rinnovo. Il calcio ormai è questo e chi guida la barca deve essere convinto, sicuro. E poco ci interessa se c’erano poche (o nessuna) panchine libere di media alta fascia. Italiano è rimasto, ha rilanciato ed è sicuro di avere a disposizione una Fiorentina più forte di quella dello scorso anno. Lo ha detto e così sarà, ne siamo sicuri.


E poi, chi lo ha incontrato nei giorni successivi all’accordo, ci racconta di un tecnico ancora più ‘incattivito’ (nel senso buono) di quello che arrivò a Firenze dodici mesi fa. E’ questa la cartina tornasole che più ci interessa, sono i numeri di questo allenatore che si è migliorato sempre, anno dopo anno, che ci rendono ottimisti. Poi, tra un anno, si vedrà. Ma intanto ci divertiremo ancora, sia in Europa (speriamo) che in campionato.


Sarà un mercato difficile per tutti, con tanti prestiti, con pochi soldi, dove vincerà chi avrà più fantasia, chi rischierà di meno. Meno Kokorin e più Torreira, che sia questo il motto. Meglio dei prestiti forti che degli acquisiti inutili e costosissimi, se non si è convinti. Meglio l’usato sicuro, perché Italiano ci ha dimostrato di saper tirare fuori il massimo, da tutti. Anche da chi arriva da stagioni complicate. Il resto sono chiacchiere che possono essere vere o meno. Ma sparare a caso fa male a tutti. E non ci aggiunge niente.


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