Tito Corsi, ex direttore sportivo della Fiorentina, ha parlato ai microfoni di Lady Radio, commentando le ultime vicissitudini accadute intorno al mondo Fiorentina:

"L'operazione Gonzalez è molto interessante, sia perché è un buon giocatore sia perché è giovane. Con un contratto lungo può essere anche ceduto, è un grosso giocatore con un buon avvenire. L'età è tiranna: se la Fiorentina, come necessario, fa un programma di qualche anno, uno anziano come Sergio Oliveira lo perdi quando è il momento di consolidare il programma. Quindi secondo me hanno fatto benissimo".

Mendes? "Praticamente faceva tutto da solo. Guardiamo un po' indietro: il procuratore era colui che tutelava gli interessi di chi gli dava la procura. Ma c'era una regola: chi assisteva il giocatore non poteva partecipare all'intermediazione. Poi la regola è cambiata e ci sono i mandati, a volte dati allo stesso agente del giocatore. Uno non può fare gli interessi di tutte le parti, quindi è una logica che va modificata".

Gattuso? "Di solito i programmi fatti per la costruzione di una squadra prevedono che l'allenatore avvalli le scelte, ma che poi sia la società ad andare a prenderli".

Italiano? "È un allenatore molto forte, fin dai dilettanti in Veneto. Ha vinto la C, la B e poi salvato lo Spezia. Alla Fiorentina mi pare stia chiedendo subito giocatori giovani, quindi non resta che vedere come il giovane allenatore riesce ad inserirsi in un ambiente diverso rispetto a quello vissuto fino ad ora. Ha ottime possibilità di fare bene".

Antognoni? "La Fiorentina prevede per Giancarlo un ruolo che lui non condivide. Bisogna capire che scelte farà lui perché è come se fosse fiorentino. Non so se ha già risposto. Tra le varie ipotesi c'è anche quella di finire la carriera nella società in cui ha cominciato: potrebbe essere una spinta".

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