Abbiamo scomodato una metafora sul colonialismo, che però rende bene l'idea del tema di cui parliamo. La Fiorentina, da anni ormai, ci aveva abituato a pescare i suoi giovani talenti sconosciuti (o quasi) dall'est Europa. Jovetic, Rebic, Ljajic, Nastasic, Savic, arrivando agli odierni, e si spera futuri, Milenkovic e Vlahovic. Questi sono solo alcuni dei nomi di quei profili che la società viola, grazie soprattutto al lavoro dell'ex direttore sportivo Pantaleo Corvino, è riuscita a prelevare dai campionati minori rendendoli grandi in Europa.

Adesso le cose sono cambiate. Già con Pradè questo trend aveva avuto una brusca frenata, visto che il diesse ex Roma non ama guardare troppo oltre l'Adriatico. Piuttosto l'usato sicuro italiano e magari qualche nome dal Sudamerica. Ed è proprio li che la Fiorentina che verrà ha deciso di mettere le proprie radici, andando a colonizzare il continente che ben conosce Nicolas Burdisso.

L'argentino, ex dirigente del Boca Juniors aiuterà Pradè nella costruzione della squadra da metter a disposizione di mister Gattuso per la prossima stagione. Gonzalez, De La Vega, Thiago Almada, De La Cruz e Weigandt. Sono solo alcuni dei nomi che sono annotati sul taccuino dei dirigenti gigliati. Le mire espansionistiche sono cambiate. La Fiorentina alla conquista del Sudamerica!

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